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Per il politologo Roberto D'Alimonte ci sono tre questioni: «Il berlusconismo, se esiste, è un'anomalia della democrazia italiana.

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Questoaspetto finirà con la fine dell'esperienza politica di Berlusconi? Me lo auguro. Il berlusconismo è anche un modo di fare politica fondato sulla personalizzazione, su una comunicazione molto diretta con una forte componente populista e su un uso sapiente delle tecniche di monitoraggio e di acquisizione del consenso. Non credo che questo modo di fare politica passerà. Ma il berlusconismo è anche una strategia politica, intesa come fissazione di un'agenda della politica, ma anche come costruzione dell'unità della destra. Questa è un'eredità che difficilmente Berlusconi lascerà perché l'unità della destra è troppo legata alla sua persona. In ogni caso io credo che la fine di questa esperienza dipenda, nel breve periodo, da tre condizioni: il ritiro dell'uomo, un violento shock esterno o interno, la presenza di un'alternativa credibile. Nell'immediato non mi sembra di vedere alcuna di queste condizioni».

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