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Lo psichiatra Paolo Crepet non ha dubbi: «Quando le cose rimangono ferme, anche le migliori, invecchiano.

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Quindinon so cosa voglia dire la fine del berlusconismo, ma penso di poter dire che siamo vicini ad un cambiamento. Un movimento politico forte non ha mai paura di cambiare, sono le forze deboli, gli accordi che stanno insieme con la saliva, che hanno paura. Il problema di Berlusconi sono i berlusconiani e, come sempre, quando il generale invecchia, gli ufficiali fanno delle sommosse. Al di là di questo, però, quello che mi interessa di più è che il Paese possa affrontare con forza la difficoltà che ci sarà in autunno. L'autunno sarà molto difficile (pensi solo a quello che succederà nel comparto scuola dove migliaia di persone resteranno a casa). Quindi abbiamo bisogno di un governo e non di un governicchio. Di persone che riformano il Paese e non che litigano. E poi abbiamo bisogno di ammodernarci».

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