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Il professor Luca Ricolfi mette subito le mani avanti: «Io lo pensavo nel 2005 e sbagliavo.

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Adun osservatore disincantato verrebbe da dire che sì, siamo alla frutta. Però, non vedendo solide alternative all'orizzonte, uno può anche pensare che Berlusconi è l'unico cemento che resta al centrodestra per cui, finché non trovano un "cemento alternativo" resterà. Lui scomparirà non quando avrà esaurito la sua "forza propulsiva" come direbbe Berlinguer, quella l'ha esaurita da tempo. Uno che promette la riduzione delle tasse da quasi vent'anni e ci sta portando al massimo della pressione fiscale nella storia del Paese, forse dovrebbe lascia perdere. L'unica alternativa che si vede è Tremonti che, però, è detestatissimo dal suo partito. Gli altri chi sono? Formigoni, Fini, Casini? Mi sembrano tutti non all'altezza. E quindi aspettiamo che nasca un altro astro. In ogni caso Berlusconi non ha alcuna intenzione di ritirarsi perché, se si va alle elezioni con lui si vince, senza non si sa. Io fossi un colonnello del centrodestra me lo terrei stretto».

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