Bocchino: "Verdini se ne deve andare"
"Verdini con la sua conferenza stampa ha confermato di non essere più in condizioni, anche psicologiche, di fare il coordinatore del Pdl e sarebbero peraltro ancor più opportune le sue dimissioni". Lo afferma in una nota Italo Bocchino, vice capogruppo Pdl alla Camera. LA RISPOSTA DI VERDINI - "Bocchino non è in condizioni politiche di muovere accuse e ho già spiegato che si deve alla situazione in cui si è trovato. Ricordo che il Pdl si è stretto intorno a lui quando fu al centro di un'inchiesta per cui il gip aveva chiesto anche l'arresto". Denis Verdini risponde, nel corso della conferenza stampa, alla critica che gli arriva via agenzie di stampa dal deputato finiano. Una battuta anche su quel Verdini "non e' in condizioni psicologiche" di fare il coordinatore Pdl: "E gia', e infatti dopo vado dallo psichiatra... Anzi - ironizza Verdini - magari me ne consiglia uno Bocchino...". "FINI NON MI HA TUTELATO" - Nella conferenza stampa, il coordinatore del partito, Denis Verdini critica non solo il finiano Italo Bocchino ma lo stesso presidente della Camera per non avere «tutelato un suo membro». Verdini ricorda che lunedì per nove ore - parte delle quali dedicate alla trascrizione dell'interrogatorio - ha risposto alle domande dei giudici, comunque «corretti» nei suoi confronti, sul suo asserito coinvolgimento nella «P3». Nulla di «drammatico», commenta, «chi va a lavorare normalmente nove ore se le fa», ma «è brutto che il tutore della Camera, la terza carica dello Stato, mentre un rappresentante della Camera sta a fare questo lavoro, ne chieda le dimissioni, direttamente o indirettamente. Anche a lui - prosegue il coordinatore rivolgendosi a Fini - dico: insomma.. Oggi ho visto sui giornali cose equivoche, come se io qui mi mettessi a chiedere roba su questo. Io ritengo che lui sia lui come me uno di cui possa parlare, ma gli si deve dare la possibilità di rispondere, d'aspettare gli esiti delle questioni».