Il Cav: "Tra una settimana il successore di Scajola"
Napolitano chiama, Berlusconi risponde. La sollecitazione del capo dello Stato arriva sul dopo Scajola: «L'istituzione governo non può ormai sottrarsi a decisioni dovute, come quello della nomina del titolare del ministero dello Sviluppo economico», aveva detto il presidente della Repubblica durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale. Dopo neanche due ore - durante la conferenza stampa con il presidente russo Medvedev - il premier, che dal quattro maggio scorso detiene l'interim del dicastero di via Veneto, dà conto di quanto fatto finora: «Siamo a buon punto. Mi sono sufficientemente reso consapevole di tutte le attività che presiedono allo Sviluppo economico e alla responsabilità del ministero, ho fatto qualche importante cambiamento». Le modifiche fatte - spiega - hanno riguardato anche altri ministeri, dal momento che a suo modo di vedere alcune materie andavano affrontate in sedi diverse, ma adesso è quasi tutto sistemato. «Posso anticipare - annuncia - che probabilmente nella prossima settimana nomineremo il nuovo ministro». Subito ripartita la caccia al nome. Torna in pista Paolo Romani, vice di Scajola. Alcune settimane fa il Cavaliere, secondo quanto trapelato, aveva offerto all'Udc il posto di responsabile del dicastero. Adesso fonti parlamentari del Pdl riferiscono che agli alti livelli istituzionali si preferirebbe la figura di un tecnico autorevole, ma che il premier durante la prossima riunione del Consiglio dei ministri potrebbe proporre il nome proprio di Romani. «È molto probabile che sia lui a succedere a Scajola», sostengono fonti governative. Durante l'incontro Italia-Russia di ieri, intanto, definito «assai cordiale» da Berlusconi, i due leader hanno affrontato il tema delle «relazioni bilaterali», facendo il punto su diverse situazioni di interesse comune: dal G8 all'Iran, dall'assetto dell'Onu ai rapporti economici tra Roma e Mosca. Nei primi quattro mesi del 2010 l'interscambio è cresciuto del 41%.