Csm, spunta l'ipotesi Marini
A una settimana dall'ultima data utile per l'elezione degli otto membri laici del Csm sembra profilarsi un ballottaggio a due per la carica di vicepresidente. Se Pd e Udc sembrano aver trovato un gentlemen's agreement sul nome di Michele Vietti, i rumors parlamentari continuano ad accreditare una seconda ipotesi, che vedrebbe l'ex finiano Annibale Marini protagonista di un tentativo del Pdl per ottenere la guida dell'organo di autogoverno della magistratura. Un'operazione, raccontano, che vedrebbe il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta nel ruolo del grande tessitore. Il nome di Marini, in passato finiano ma ormai accreditato come in avvicinamento a Maurizio Gasparri e agli altri ex An ormai schierati con Berlusconi, è spuntato anche nel corso del vertice di ieri a Palazzo Grazioli. Alcuni dei massimi dirigenti del Pdl hanno fatto presente a Silvio Berlusconi la portata di un'operazione del genere, che porterebbe per la prima volta un uomo di area Pdl alla vicepresidenza del Csm. Già nei giorni scorsi l'ipotesi era circolata, approfittando anche della resistenza a Vietti emersa in alcuni ambienti ex Ppi del Pd. Un tentativo di «blitz», quello di Letta, che Pier Luigi Bersani aveva cercato di stoppare martedì convocando i capigruppo democratici in Parlamento e serrando le fila del partito intorno al nome di Vietti. Una «stretta» che il segretario democratico ha poi tempestivamente comunicato per telefono anche a Casini e al diretto interessato. Ma, raccontano, l'asse Pd-Udc non sembra avere ancora scoraggiato l'operazione-Marini. Ieri per tutta la giornata è stato sondato il consenso tra i consiglieri appena eletti, per capire se la candidatura del presidente emerito della Consulta possa ottenere la maggioranza tra i togati nel Consiglio Superiore della Magistratura, considerando che il centrodestra può contare su 5 degli 8 «laici» che il Parlamento è chiamato ad eleggere. L'operazione non pare facile, però, perché la corrente centrista Unicost risulterà probabilmente determinante e per ora sembra orientata a sostenere Vietti. Ma gli equilibri sono tutti da verificare e proprio a questo punterebbe, secondo quanto riferiscono, l'azione diplomatica del Pdl. Ieri proprio il presidente dei senatori del Pdl ha ribadito la bontà di una scelta di questo tipo: «Il nome di Annibale Marini per la vicepresidenza del Csm è una delle ipotesi che circola ed è giusto che sia così perché non ci possono essere veti soprattutto su nomi autorevoli come quello di un presidente emerito della Consulta». E intanto ieri c'è stata una nuova fumata nera in Parlamento per l'elezione dei membri laici del Consiglio superiore della magistratura. Le Camere in seduta comune torneranno a riunirsi martedì 27 luglio alle 13.30. Neppure il quarto tentativo ha consentito che il Parlamento raggiungesse il numero legale. E così si assottigliano i tempi a disposizione per il completamento del nuovo plenum del Csm, il cui organico attuale scadrà il 31 luglio.