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Milioni nei conti di Verdini "Aprite anche le cassette"

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Il coordinatore Pdl Denis Verdini

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Che fine hanno fatto i milioni di euro che sono passati per i conti correnti di Denis Verdini? Quanti sono quelli aperti ed estinti negli ultimi sei anni, dal 2004 ad oggi, dal parlamentare Pdl e cosa contengono anche le cassette di sicurezza dell'onorevole? La procura di Roma, che indaga sulla nuova P2, che ha coinvolto anche il coordinatore Pdl, insieme con l'uomo d'affari Flavio Carboni e l'ex giudice tributario Pasquale Lombardi, ha chiesto alla Guardia di Finanza di passare sotto la lente d'ingrandimento qualsiasi operazione bancaria effettuata da Verdini, di accertare il movimenti di assegni circolari transitati nei suoi conti correnti. Insomma, qualsiasi spostamento di denaro che possa ricondurre al deputato indagato nella maxi inchiesta partita dal progetto eolico in Sardegna che la P3 avrebbe voluto concludere. Alle Fiamme Gialle è stato chiesto dalla magistratura romana di verificare che percorso hanno fatto ingenti somme di denaro riconducibili a Verdini alla luce dei rapporti che, secondo i pm, intercorrevano tra lui e Falvio Carboni, indagati per violazione della legge Anselmi sulle società segrete. Le indagini dei finanzieri riguarderanno, dunque, anche i conti correnti estinti e le cassette di sicurezza e libretti al portatore che possono ricondurre a Verdini. Gli accertamenti sono relativi al periodo che va dal primo gennaio 2004 ad oggi. Al centro di molti passaggi di denaro, in base a quanto scritto nelle numerose informative dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, c'era anche la convivente di Carboni, Antonella Pau. Alle Fiamme Gialle anche il compito di acquisire la stessa documentazione bancaria nei confronti di Carboni, ma relativamente al periodo che va dal 1 gennaio 2008 ad oggi. Nel documento con il quale la procura chiede alla Finanza di effettuare accertamenti bancari nei confronti di Verdini, è inoltre scritto: «Acquisire gli estratti degli ulteriori conti correnti, la documentazione relativa a cassette di sicurezza, libretti di deposito a risparmio sia nominativi che al portatore, dossier titoli anche per quei rapporti laddove lo stesso abbia agito per delega o mediante qualsiasi altro strumento sostitutivo o di interposizione. Per detti conti dovranno essere specificati eventuali rapporti inerenti o connessi, come aperture di credito, mutui, castelletti per sconto effetti e per altre operazioni di portafoglio, ecc...». Un lavoro mirato a capire che percorso abbiano fatto le ingenti somme di denaro di cui si parla nella documentazione che ha convinto i pm romani a chiedere e ottenere tre misure cautelari e a iscrivere sul registro degli indagati nomi eccellenti, che, al termine dell'esame del materiale raccolto dagli investigatori, potrebbero aumentare. «I 2,6 milioni di euro rappresentano il risultato di operazioni aziendali del 2004 fra imprese e soci dello stesso gruppo editoriale che nulla hanno a che spartire con questa indagine, questo denaro è frutto di enormi sacrifici economici fatti da me, dalla mia famiglia e dai miei soci», ha detto ieri Verdini.

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