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Indagini sui conti di Verdini e Carboni

Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl

Il goveno conferma la fiducia a Caliendo

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Indagini su tutti i conti correnti aperti dal 2004 ad oggi in istituti del gruppo Unicredit e gestiti dal coordinatore del Pdl Denis Verdini e da Flavio Carboni: li hanno disposti i pm della procura di Roma che indagano sulla P3, dando mandato alla Guardia di Finanza di acquisire tutta la documentazione necessaria. L'obiettivo del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e del sostituto Rodolfo Sabelli è di accertare se attraverso quei conti correnti siano state effettuate operazioni illecite o siano comunque transitati fondi riconducibili a eventuali tangenti.   LA DOCUMENTAZIONE - Nel decreto di accertamento bancario, i pubblici ministeri chiedono alla Guardia di Finanza di acquisire presso il gruppo Unicredit tutta la documentazione per ricostruire «talune operazioni finanziarie» effettuate da Verdini e da Carboni dal gennaio 2004 ad oggi. Un accertamento disposto dagli inquirenti in seguito all'acquisizione degli assegni circolari per 800mila euro - con causali diverse e non tutti Unicredit - negoziati in gran parte da Antonella Pau, moglie di Carboni. L'accertamento non riguarda solo i conti correnti attivi: i militari dovranno infatti acquisire gli estratti conti dei rapporti anche estinti, «la documentazione relativa a cassette di sicurezza, libretti di deposito a risparmio sia nominativi che al portatore, dossier titoli anche per quei rapporti laddove lo stesso abbia agito per delega o mediante qualsiasi altro strumento sostitutivo o di interposizione». Gli inquirenti vogliono inoltre sapere se collegati ai conti di Verdini e Carboni vi siano anche «aperture di credito, mutui, castelletti per sconto effetti e per altre operazioni di portafoglio».  

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