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Una rendita e la felicità è assicurata

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Lasciare tutto si può. E può essere alla fine anche facile. Ma anche in un paese con un'economia più povera o comunque emergente occorre campare e disporre di una rendita. Possono bastare tra i mille e i 2 mila euro per assicurarsi un'esistenza senza sacrifici. Un affitto di una casa di proprietà in una città potrebbe essere sufficiente. Non avendo altri redditi, infatti, la tassazione su quanto si riceve dalla locazione è intorno al 23%. Se si vogliono tagliare i ponti con la civiltà occidentale si può anche pensare alla vendita dell'appartamento. Il mercato è in fase di stallo ma con uno sconto attorno al 15% i tempi di vendita si possono accorciare fortemente. Ottenuto il malloppo, ipotizzato un incasso tra 300 e 500 mila euro, si pone il problema di ottimizzarne l'utilizzo per mantenere il più possibile il valore reale e avere delle rendite mensili dagli investimenti. La prima cosa da fare è rivolgersi a un consulente, leggasi venditore di consigli, e non promotore. La differenza è sostanziale perché il primo appunto consiglia il secondo vende. A parte questo l'obiettivo di un flusso costante di denaro non è sempre semplice soprattutto oggi con i mercati soggetti a forti turbolenze. Meglio puntare sulle obbligazioni certamente. Per alcuni la giusta divisione è 85% in titoli di stato e il restante 15% in azioni. Ma la regola non è sempre valida. Le speculazioni degli ultimi mesi hanno di fatto aumentato il rischio anche dei titoli degli stati sovrani. Dunque anche la proverbiale sicurezza dei titoli di stato è un po' meno certa. D'altra parte oggi i tassi continuano a restare molto bassi, a volte prossimi allo zero. Il gioco non vale più la candela. Meglio a quel punto andare sui bond legati al tasso di inflazione, i bond inflation linked, che consentono sul lungo termine almeno di mettere al riparo il proprio capitale dalla crescita dei prezzi. Qualcosa in più si può spuntare dai bond delle società che cercano capitali in prestito. Emessi da grande società in teoria sono solidi, ma lo erano anche Parmalat e Cirio, sul quale è meglio stendere un velo pietoso. Resta l'oro. Si è apprezzato, ha corso molto, e oggi potrebbe scontare una pausa di riflessione. Ma in caso di necessità anche in paesi lontani e tropicali non si faticherà molto a trovare gente che lo vuole comprare. Il capitale può crescere anche con i titoli legati agli indici. Si chiamano Etf e replicano le performance di un mercato o di una materia prima. Sono semplici e vendibili facilmente ma come tutte i prodotti finanziari hanno un alea che può comportare anche perdite. Ci sono anche le polizze vita che assicurano una rendita a scadenza. Attenzione ai costi di caricamento però possono mangiare l'attivo che si crea. Infine la regola aurea del consulente ideale. Non esiste la formula magica. Ma 100 euro si investono così: il 33% sul conto corrente, il 33% a medio termine, e l'ultimo 33% a lungo termine. Da provare.  

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