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Gli enigmi di Anna Maria

Anna Maria Tarantino, scomparsa alla vigilia della presentazione del suo primo libro

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Una settimana prima di morire Anna Maria Tarantino era in piena fibrillazione per la pubblicazione del suo libro «Soffio di vita». Lo ricordano la dottoressa Silvia Lovergine, ginecologa al Policlinico Gemelli, che stava preparando il suo intervento per la presentazione del libro, il 12 luglio, e altri amici che l'avevano aiutata nelle varie attività informatiche di grafica, visto che Anna Maria che non aveva neanche il collegamento a internet dentro casa. In particolare la Tarantino, ricordano gli amici, esprimeva dei dubbi sulla casa editrice a causa di un accordo commerciale che prevedeva, per lei, la totale copertura della prima stampa. Ma poi le cose si erano risolte: «La presentazione si fa, si fa» aveva detto alla Lovergine. E cominciato a spedire gli inviti, prima fra tutti all'ex fidanzato con il quale aveva rotto il giorno di Pasqua. «Non aveva accettato la malattia oncologica della madre e quindi cercava spiegazioni e conforto nella amicizia che aveva con me - dice la dott. Lovergine - Mi aveva così pregato di parlare del rapporto tra medici e pazienti ma anche della sua tragedia personale, del rapporto mai finito con la mamma. Voglio andare in prima pagina, mi disse, perché voglio vendere trentamila copie ma anche per far conoscere a tutte le persone l'importanza dell'amore filiale. Mi fa male ora pensare che in prima pagina c'è andata ma per tutt'altre ragioni».   Quel dolore costante, la profonda solitudine che la portavano a dare/chiedere affetto, una donna molto dolce che apparentemente non aveva problemi economici. Aveva ereditato dai genitori la casa in largo Antonelli 8, un altro appartamento in via Tiberio Imperatore ricevuto dal nonno materno e poi c'era la proprietà a Casamicciola, Ischia ereditata sempre dal nonno e al centro di una contesa giudiziaria con i parenti più stretti zii e cugini. «Anna Maria non li frequentava da un pezzo - dicono gli amici - A Natale era andata dalla mamma dell'ex fidanzato. E il compleanno lo aveva passato con noi». Ironia della sorte: Anna Maria non ha eredi diretti. E se non spunterà un testamento con le sue ultime volontà i suoi beni andranno proprio a quei parenti con i quali non correva buon sangue. La salma è stata riconosciuta e per il funerale si aspetta l'ok della magistratura.  

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