«Gennaro Mokbel a capo di una struttura articolata»
Questauna parte della motivazione , depositata ieri in Cassazione, con la quale i Supremi Giudici hanno confermato il carcere, il 26 giugno scorso, per l'imprenditore accusato, assieme a dirigenti e imprenditori, di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e una maxievasione fiscale attuata tra le due compagnie telefoniche. La terza sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 27594, ha sottolineato la «gravità degli indizi» nei confronti di Mokbel, ritenendo giustificata la misura cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Roma e la conferma del Riesame.