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Quote latte, Fini attacca la Lega

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Gianfranco Fini

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"Non c'è libertà senza legalità". E' il principio cardine che il presidente della Camera Gianfranco Fini sottolinea nel suo intervento - depositato agli atti - alla presentazione del "Rapporto Monti" sul mercato unico europeo. E l'esempio di come la legalità sia fondamentale, Fini lo ravvisa nella vicenda delle quote latte, invitando a far rispettare le regole: "E' l'esempio di un malcostume e di una cattiva politica che contrasta con i valori civili dell'Italia europea. Una politica animata da senso di responsabilità non deve nè tollerare nè assecondare trasgressioni alle norme comunitarie. In caso contrario - avverte il presidente della Camera - si intaccherebbe il prestigio delle Istituzioni e si comprometterebbe l'immagine del nostro Paese in Europa".   LA RISPOSTA DI CASTELLI - "Bisognerebbe andare a fondo alle cose prima di fare dichiarazioni". Così il viceministro alle Infrastrutture, il leghista Roberto Castelli, replica al presidente della Camera, Gianfranco Fini, che nella vicenda delle quote latte ha rilevato "un esempio di malcostume e di cattiva politica". "Noi - ha spiegato Castelli interpellato a Montecitorio - sosteniamo questo: si vada a vedere veramente cosa è successo in tutti questi anni. Nella q uota dichiarata prodotta ci sono degli allevatori che producono e altri che hanno dichiarato di produrre ma non era mica vero: importavano latte dall'estero e dicevano che lo avevano prodotto loro. Chiaramente così ufficialmente abbiamo sforato ma l'illegalità sta a monte". "Anche noi sosteniamo che ci sia stata illegalità - ha insistito Castelli - ma è completamente diversa da quella che dice Fini. Poi che ci siano stati dei singoli che magari ne abbiano approfittato...". Alla domanda se la questione verrà risolta, Castelli ha risposto: "Vediamo con il maxiemendamento alla manovra". LA REPLICA DI REGUZZONI - "La nostra posizione sulle quote latte non è sinonimo di cattiva politica e malcostume, ma semplicemente la chiara difesa dei nostri allevatori". A dichiararlo è il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni, in merito alle dichiarazioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini. "La priorità della Lega Nord la cui posizione è sempre stata estremamente chiara al riguardo è difendere i nostri produttori di latte. Le quote latte sono un pasticcio combinato anni fa in Europa quando si decise di svendere la nostra produzione. Non ci interessano le strumentalizzazioni e i proclami e tanto meno le accuse infondate. Andiamo avanti nella nostra posizione a tutela dei produttori di latte - conclude Reguzzoni - troppo spesso ingiustamente bacchettati dall'Europa. Tutelare i nostri lavoratori e i nostri prodotti non credo sia esempio di cattiva politica".  

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