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Ma Renata non si arrende e scommette sulla sanità

Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini

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Renata Polverini non si arrende. Non che non sia preoccupata per il Lazio, tutt'altro. Ma nel suo vocabolario la parola «resa» non c'è. Per questo anche se ieri il confronto con il governo è stato inaspettatamente duro, la governatrice guarda avanti. Per ora incassa un successo sulla sanità. Lì gioca la sua partita più difficile, con un deficit annuale ancora troppo elevato e, soprattutto, con una rete sanitaria non adeguata alle possibilità del portafoglio regionale. Presidente Polverini, come è andato l'incontro con il ministro Tremonti sulla sanità? «Molto bene. Stiamo lavorando per raggiungere l'obiettivo di riportare in equilibrio la sanità del Lazio. Per ora abbiamo stabilito modi e tempi che renderanno più leggero il piano di rientro. Una boccata d'ossigeno di cui avevamo davvero bisogno». Crede che sia possibile evitare l'aumento delle aliquote Irpef e Irap? «Il nostro impegno è proprio questo, bloccare l'aumento delle tasse. Inoltre puntiamo ad arrivare al pareggio di bilancio. Lo so che ora sembra una chimera ma sono convinta che siamo sulla strada giusta». Insomma, il ministro Tremonti non è stato inflessibile, almeno sulla sanità... «È così. Sono soddisfatta della riunione e del sostegno che ho percepito sia dal ministro Tremonti sia da quello della Salute Fazio. Continueremo su questa strada». In mattinata invece le cose sono andate diversamente. Tremonti non ha fatto sconti. A questo punto sembra che la manovra economica peserà soprattutto sulle Regioni... «In effetti questa mattina (ieri) tutti sono rimasti sulle loro posizioni. Credo che sia necessario superare questo scoglio. In fondo con i Comuni e le Province si è raggiunta un'intesa, significa che ci sono spazi per trovare mediazioni». Dunque vi rivedrete con il governo? «Certo e avanzeremo delle proposte al ministero dell'Economia. Va messo da parte l'atteggiamento di chiusura. Anche perché ci sarà una Commissione congiunta per capire precisamente dove si faranno i tagli, uno strumento importante». Ma quanto peserà la manovra sul Lazio? «Parecchio, soprattutto sul trasporto pubblico e il ministro Tremonti se ne è reso conto, tanto che ha annunciato la volontà di trovare una soluzione. Già dalla prossima settimana faremo i conti per valutare quanto inciderà il provvedimento sui nostri bilanci».  Bè, un grande lavoro di mediazione. Era più semplice da sindacalista trattare con il governo? «Diverso. In ogni caso io non mi arrendo. Anche perché mi sembra evidente che i nuovi governatori abbiano la volontà di impegnarsi per risanare le Regioni che guidano».  Insomma ancora non ha nostalgia della sua vecchia occupazione... «Vede, il mio lavoro è complesso ma è davvero bello occuparsi della vita delle persone. Ce la metterò tutta».

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