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Onorevoli stufi dei panini Ristorante sempre aperto

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Renata Polverini alla Regione Lazio

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Basta con il pranzo alla mensa o col panino al bar della Pisana. Da oggi i consiglieri regionali del Lazio potranno mangiare sempre alla buvette. Pochi giorni fa, infatti, l'ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha modificato il contratto della società che gestisce il ristorante. Adesso la sala con i quadri, le tovaglie ricamate e le poltroncine sarà aperta ogni giorno e non solo quando si riunisce l'assemblea, cioè più o meno una volta a settimana. Del resto come si fa a rinunciare alla pasta al salmone con zucchine a la julienne o al filetto di manzo? Sarebbe davvero impensabile. «Sembra che gli onorevoli abbiano fatto parecchie pressioni alla presidenza - racconta un cameriere del ristorante - Per noi va bene: prepareremo i pranzi dal lunedì al venerdì». Ovviamente è stata mandata una lettera a tutti i consiglieri regionali per avvertirli della novità e, allo stesso tempo, ricordargli che la possibilità di sedersi ai tavoli e ordinare «è riservata ai consiglieri e ai loro ospiti». I rappresentanti alla Pisana saranno più contenti: meglio la cucina del ristorante che la mensa o, addirittura, il panino e la mezza minerale al bar sempre affollato. Come tocca ogni giorno agli altri dipendenti della Regione. I prezzi restano comunque accessibili. Non che i consiglieri, che partono da uno stipendio di 8 mila euro al mese ma possono arrivare anche a superare i 12 mila, abbiano problemi per mangiare al ristorante eppure se si può risparmiare è sempre meglio. Dunque il pranzo alla buvette aiuterà anche i portafogli dei politici nostrani. Minimizza il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese: «Ho chiesto alla società che gestisce il ristorante di aprire tutti i giorni perché spesso ci troviamo in difficoltà. La Pisana è una sede decentrata, quando riceviamo degli ospiti dobbiamo prendere la macchina e raggiungere un ristorante magari nel centro di Roma. Ci vuole almeno mezz'ora, invece così è tutto molto più comodo». Anche perché, precisa sempre il numero uno del Consiglio regionale del Lazio, «questo non è un servizio a carico dei cittadini. Anzi l'apertura della buvette tutti i giorni permetterà agli eletti di non allontanarsi dal loro posto di lavoro». Insomma per Abbruzzese non si tratta di un altro privilegio dei politici, insostenibile in tempi di sacrifici richiesti a tutti gli altri cittadini. «Mica sono stupido - dice sicuro - Non avrei mai fatto una cosa del genere, soprattutto in questo periodo. Vedrà, invece, i consiglieri gradiranno il nuovo servizio, è un'esigenza di tutti». Chissà che non gradiranno anche i dipendenti che continueranno invece a mangiare al bar o alla mensa. Di certo dovranno fare meno file.  

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