Le ragioni della Federazione della stampa
Cosìl'ha definita la Federazione nazionale della stampa che ha promosso la protesta. I quotidiani che aderiscono allo sciopero non saranno in edicola mentre i giornalisti delle agenzie di stampa e dell'emittenza radiotelevisiva pubblica e privata non lavoreranno dalle 7 di stamattina alle 7 di domani. Dalle 6 alle 6, invece, non lavoreranno quelli delle testate web e dei siti online. Saranno assicurati soltanto i notiziari tv in forma ridotta previsti da eventuali accordi aziendali. Mentre si prevede che non vada in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, né trasmissioni registrate in giornate precedenti, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. «Giornalisti, ma anche gli editori e migliaia di cittadini - sottolinea la Fnsi -, da mesi denunciano le mostruosità giuridiche del ddl intercettazioni. Nessuna risposta di merito. Lo sciopero, con la giornata del silenzio, è espressione di indignazione, di partecipazione, di richiamo responsabile a principi e valori che debbono valere in ogni stagione».