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Nadia Pietrafitta «La mia vittoria? Un miracolo», così Renata Polverini aveva commentato a caldo i risultati elettorali che la proclamavano presidente della Ragione Lazio.

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Sonotrascorsi cento giorni da quella piazza piena di gente in festa. Un primo bilancio è inevitabile: «Un grande impegno: presto faremo un resoconto di tutte le iniziative che abbiamo fatto e delle grandi difficoltà che abbiamo trovato. Sono superiori a quelle che immaginavamo di trovare». Il Lazio non vive un buon momento. Ci sono i tagli della manovra anticrisi, il Piano di rientro e il tetto imposto dal Patto di stabilità. «Direi quindi cento giorni difficili - ha aggiunto la Polverini - ma straordinari. C'è un grande affetto delle persone, un grande dibattito politico, ma anche una grande comprensione da parte dei cittadini che hanno chiaro in mente che faremo delle cose importanti, ma anche qualche sacrificio». Gianni Alemanno ha molto apprezzato il lavoro svolto in questi cento giorni dalla governatrice : «Credo che la Polverini abbia fatto uno sforzo eccezionale per fronteggiare la situazione. Uno sforzo - spiega il sindaco di Roma - fatto con tutte le energie a disposizione come è tipico di Renata. Credo sia l'unica persona in grado di riportare il Lazio ad una situazione di sostenibilità economica». Che il momento sia difficile, è evidente. Così Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, non se la sente di affondare il colpo contro la collega rivale di schieramento e si affida al politically correct: «È bene che i giudizi li diano i cittadini», dice. Per il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, invece, non ci sono dubbi: «Renata è partita con il piede giusto. È stato un periodo abbastanza difficile perché abbiamo ereditato una situazione critica, ma è stato un buon inizio». Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Pisana, dopo aver tenuto la maggioranza della Polverini sotto scacco per mesi, non risparmia complimenti: «Io e l'Udc del Lazio vogliamo esprimere al presidente Polverini tutto il nostro sostegno e apprezzamento per il lavoro di mediazione che sta conducendo tra il governo e le obiettive difficoltà della Regione, affinché il recupero avvenga senza perdere le attenzioni rivolte ai cittadini». Duri i commenti dell'opposizione. «Forse sarebbe meglio rimandare Polverini a ottobre. O magari aspettare altri cento giorni», spiega Esterino Montino, capogruppo del Pd laziale. Poi con un pizzico di ironia aggiunge: «Non c'è male. Sono successe solo poche cose. Ottanta giorni per fare una giunta completa, poi un rimpasto subito dopo. Il Consiglio che non si riunisce. Sono aumentate le tasse e i pedaggi. La sanità è senza governo, il deficit sanitario viaggia un'altra volta sui 1,75 miliardi con una brusca inversione di tendenza. Siamo messi così: davvero niente male». Secco Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi: «I primi cento giorni sono stati un disastro. In Regione regna l'immobilismo più assoluto. Non si capisce perché la Polverini sia così entusiasta - attacca - forse confonde l'attività di governo con le comparse mediatiche». Polemiche a parte, la situazione non è facile. Servirebbe un nuovo miracolo.

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