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La settimana «calda» e i nodi da sciogliere della governatrice

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Eproprio la settimana delle «celebrazioni» e dei primi bilanci sarà, a ben guardare, cruciale per la governatrice. Tra i nodi da affrontare e in qualche modo da sciogliere, i tagli della manovra economico-finanziaria varata dal governo. Si susseguiranno contatti, incontri, vertici e cambi di scenario anche improvvisi. La Polverini, nelle ultime due settimane, ha impresso un'accelerazione che oltre ai chiari connotati amministrativi presenta anche qualche elemento di caratterizzazione politica. Nella settimana dei «cento giorni» il presidente del Lazio spera di portare all'incasso qualcosa nella dura controversia legata alla manovra. Il premier sa di non poter fare miracoli, ma sembra aver compreso lo spirito delle richieste dei neogovernatori. Tremonti si mostra ancora irremovibile e minaccia le dimissioni ma, dopo i contrasti con Berlusconi avvenuti nelle ultime ore, qualcosa potrebbe concedere almeno sul piano del metodo. È su questo scenario che si studiano le prossime mosse. Le richieste delle Regioni capitanate dalla Polverini si basano su due cardini: «metodo» e «flessibilità». Laddove per metodo si intende la necessità della «disponibilità al confronto» e flessibilità intesa come capacità di considerare le situazioni economico-finanziarie delle singole Regioni in base alle diverse specificità. Una sfida serrata.

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