Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

A 2.500 ex parlamentari rimborsi e viaggi gratis

La Camera dei Deputati

  • a
  • a
  • a

Sono ex politici, ma ancora privilegiati. In tutto quasi 2.500. Ex parlamentari o ex consiglieri regionali che, tuttavia, possono contare su stipendi rilevanti: dai 3 ai 10 mila euro al mese. Senza considerare gli assegni di reversibilità per i familiari dei parlamentari scomparsi. Per i vitalizi il Senato spende 81 milioni all'anno: 59 milioni e 400 mila euro sono gli assegni diretti, 17 milioni e 600 mila i contributi di reversibilità e 4 milioni e rotti altre spese connesse. La Camera dei deputati, ovviamente, paga molto di più. Gli ex deputati ottengono 138 milioni 200 mila euro, di cui 96 milioni 700 mila per vitalizi diretti, 24 milioni e 500 mila per assegni di reversibilità e il resto di altre spese. Poi ci sono anche i costi per rimborsare i viaggi degli ex, 1 milione e 200 mila euro, e, in generale, i trasporti: un altro milione e 810 mila euro soltanto al Senato. Ma anche le Regioni fanno la loro parte. Il Lazio assegna agli ex consiglieri che abbiano finito una legislatura 3.200 euro netti al mese a partire da 55 anni (o 50 con una decurtazione del 5 per cento). Va meglio a quelli che hanno passato due mandati al servizio dei cittadini: 5.200 euro al mese. A quelli che hanno trascorso alla Pisana tre legislature vanno invece 6.200 euro al mese. Sempre che non abbiano avuto incarichi particolari. Perché in quel caso gli ex sbancano davvero, qualsiasi cosa facciano adesso. Infatti gli ex presidenti del Consiglio e della Giunta regionale ottengono 2.311,43 euro in più, il vicepresidente della Giunta 1.783,08 euro, assessori e vicepresidenti del Consiglio 1.485,89 euro, i presidenti dei Gruppi, delle Commissioni consiliari e i consiglieri segretari 891,50 euro, infine i vicepresidenti di Commissione 594 euro. Alla Camera e al Senato il vitalizio scatterebbe a 65 anni, dopo 5 anni in Parlamento ma, grazie alle riduzioni previste per chi ha più di una legislatura, si scende a 60. Fanno eccezione quelli che sono stati deputati prima del 1996 che possono conquistare l'assegno anche a 50 anni. Nemmeno l'eventuale interruzione della legislatura cambia granché. Perché in questo caso, sia in Parlamento sia in Consiglio regionale, bastano 2 anni e 6 mesi per maturare il vitalizio.   Bisogna però riscattare i due anni e mezzo mancanti. In Parlamento l'assegno viene calcolato sulla base dell'indennità lorda e il periodo in cui sono stati versati i contributi. Si va dai 3.200 euro al mese ai 10 mila. Se poi si considera che molti ex riescono comunque a restare in sella, cioè a ottenere incarichi in enti o organizzazioni varie, allora per chi fa parte della casta è una manna continua. La manovra economica ha riconosciuto piena autonomia a Camera e Senato e ha previsto di tagliare del 10 per cento gli stipendi soltanto ai membri del governo che non abbiano un posto in Parlamento. Dieci: Gianni Letta, Guido Bertolaso, Giancarlo Galan, Feruccio Fazio, Daniela Santanchè, Bartolomeo Giachino, Giuseppe Pizza, Francesco Belsito, Enzo Scotti e Giuseppe Reina. I veri e propri tagli alla politica, evidentemente, possono attendere.  

Dai blog