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Stefano Silvestre Dieci paesi.

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Loha rivelato ieri il ministro degli esteri Franco Frattini in un'intervista a Radio Vaticana, in cui il capo della Farnesina ha anche ribadito l'importanza del crocifisso come simbolo di pace e unificazione che «non offende nessuno». Frattini non ha però chiarito quali siano le nazioni, ma ha assicurato che si tratta di «paesi importanti, non toccati direttamente dalla vicenda, ma che hanno compreso quanto la questione rappresentasse il diritto alla libertà di credere». Il ministro ha poi passato la palla a Strasburgo, auspicando una decisione che «riaffermi il principio astratto secondo cui ciascuno Stato cura al suo interno le modalità di garanzia del diritto di ognuno a non sentirsi offeso dall'esposizione di un simbolo religioso». Una decisione difficile, che secondo Frattini fa venire meno l'autonomia e degli Stati e che non spetta comunque a un tribunale: «Non può essere una Corte con 15 o 16 giudici a decidere. Lasciamo che siano gli Stati a trovare un equilibrio tra chi crede e chi no». Il ministro ha poi concluso con una frecciata: «Rifiutando la proposta italiana di inserire nel Trattato il passaggio sulle radici cristiane, la Ue ha dimostrato di non avere un'anima». La dichiarazione di Frattini ha suscitato reazioni favorevoli. Secondo Isabella Bertolini (Pdl) «l'Italia è diventata il capofila nella difesa del simbolo delle nostre radici e l'adesione dei dieci paesi annunciata da Frattini ne è la dimostrazione». Fiducia anche dal vice presidente del Senato, Vannino Chiti: «Il ricorso è stato portato avanti bene e l'abbiamo sostenuto perché su questi temi non esiste maggioranza o opposizione. Le fedi religiose che rispettano i diritti umani sono una ricchezza della nostra società». Intanto ieri è stato presentato a Roma da Roberto Mezzaroma il Movimento etico per la difesa internazionale del crocifisso. Un'associazione che si propone di «rinnovare l'impegno nella battaglia per difendere e onorare un simbolo che, per noi cattolici, è il più grande riferimento del mondo». (ha collaborato Alessio Liverziani)

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