I Ds vivono all'ombra della Quercia

«È importante non disperdere la memoria della lunga traiettoria storica e politica del principale partito della sinistra italiana. Si tratta di un immenso patrimonio storico, culturale, politico che abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni...» Il virgolettato è di Piero Fassino e fa bella mostra di sé nella homepage del sito fondazionidemocratiche.org. Che non è un sito qualsiasi ma ciò che resta dei gloriosi Democratici di Sinistra. Quercia compresa. Già perché il partito che Piero Fassino ha traghettato all'interno del Pd è tutt'altro che morto. Come dimostra il bilancio sulla gestione 2009 appena approvato: 9 milioni di euro di avanzo a fronte di debiti per 180milioni (+4 rispetto al 2008). Ma l'aspetto interessante non sono certo i numeri quanto le attività che i «defunti» Ds continuano a svolgere. E su questo punto la relazione del tesoriere Ugo Sposetti è chiarissima. Nel 2009 i Ds si sono occupati di: «garantire sempre e comunque la massima collaborazione al Pd; tutelare la memoria della storia politica e umana dei Democratici di Sinistra; investire sul personale per accrescerne le competenze; tagliare e ridimensionare ogni costo di struttura non più giustificato; collocare il personale ancora in carico ai Ds presso il Pd e/o soggetti terzi». A farla da padrona, però, è sicuramente la tutela del «patrimonio storico dei Ds». Per questo si sta lavorando alla realizzazione di un archivio. L'attività di ordinamento e classificazione del materiale cartaceo è attualmente pari al 40%. Durante questo mese inizierà il lavoro di scansione dell'archivio fotografico del Pci (circa 70.000 foto), mentre in autunno il tutto verrà catalogato all'interno del software di archiviazione. Ci sono poi i fondi bibliotecari costituiti dalle donazioni degli eredi di dirigenti importanti. Già realizzati quelli di Camilla Ravera, Gerardo Chiaromonte e Giuseppe D'Alema che sono in cessione alle fondazioni di Alessandria, Napoli e Ravenna. Mentre si lavora alla biblioteca Cespe (collezione di volumi di tema economico) e alla catalogazione dei 40.000 volumi dell'Istituto Gramsci. Altro obiettivo è quello della memoria delle feste dell'Unità anche se il capitolo più interessante è sicuramente quello relativo alle fondazioni. Nel 2009 i Ds hanno offerto supporto per la realizzazione dei siti internet delle singole realtà territoriali (per ora ne sono stati attivati 29) ma soprattutto, Sposetti sottolinea come, «per segnare l'identità delle fondazioni ed evidenziare la loro appartenenza comune, sia il portale nazionale che i singoli siti sono caratterizzati dalla presenza di un logo unico». Quale? «La quercia stilizzata utilizzata negli anni passati per la campagna di raccolta fondi dei Ds "Io ci credo"». Insomma la Quercia è viva e vegeta. E oggi e domani organizza a Roma un corso di formazione gratuito presso la sala delle carte geografiche. Si parlerà di archivistica, comunicazione, gestione dei bilanci. E chissà che la memoria, custodita, non torni utile nei prossimi anni.