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E la Lega si arricchisce a spese dello Stato

Il leader della Lega Umberto Bossi

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Anche per la Lega è tempo di bilanci. Quello al 31 dicembre 2009 è tutto sommato positivo visto che rispetto al 2008 l'avanzo di esercizio è cresciuto di circa 600mila euro (da 6.976.335,45 a 7.518.759,72). Ma a strappare un sorriso al segretario amministrativo federale Francesco Belsito è, ahimé, «Roma ladrona». A rimpiguare le casse del Carroccio, infatti, sono soprattutto i contributi dallo Stato per spese elettorali che salgono da 17 a 18 milioni di euro. Mentre le sovvenzioni da persone fisiche passano da 6.5 a 8 milioni.   Il punto è che si tratta in gran parte di contributi che arrivano o da singoli deputati e senatori (il più generoso è Matteo Brigandì con 103mila euro), da consiglieri regionali, comunali e provincia, o dai gruppi parlamentari di Camera e Senato. Il tutto mentre scendono i soldi del tesseramento: nel 2008 le quote ammontavano a 900.780,32 euro, nel 2009 si fermano a 857.817,16, quasi 45mila euro in meno. Che probabilmente sono una goccia nel mare, ma rappresentano di certo un piccolo campanello di allarme per un partito che ha sempre sbandierato il proprio radicamente sul territorio. E invece l'impressione è che, senza le casse del Palazzo, senza quegli «sprechi» che dice di voler colpire, il Carroccio avrebbe qualche difficoltà a portare avanti le sue battaglie. Infatti anche alla voce «proventi da manifestazioni e feste» (3 milioni contro il milione e 600mila del 2008) si legge che questi comprendono «le sovvenzioni per materiale di propagandae i contributi da altri soggetti (identificabili nei gruppi di Camera e Senato del nostro movimento)».   In ogni caso Belsito non sembra affatto preoccupato da questa flessione e conclude la sua relazione spiegando che: «Come si evince direttamente dal bilancio la Lega Nord presenta una situazione patrimoniale solida. Tra le voci del passivo si segnala il fondo rischi nel quale sono stati accantonati, in maniera prudenziale, 164.243,31 euro. Si prevede che la gestione del 2010 avrà lo stesso svolgimento della precedente: soprattutto le risorse saranno messe a disposizione per aumentare la capacità organizzativa sul territorio». Finché c'è lo Stato che paga si può stare tranquilli.  

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