Il bilancio capitolino contiene il tanto discusso «contributo di soggiorno».
Dauno a tre euro per gli alberghi di altre categorie e due euro al giorno per affittacamere e residence. Il tutto esclusivamente per i primi tre giorni di permanenza nella Capitale. Questa l'ipotesi a cui sta lavorando l'amministrazione comunale con l'obiettivo di ottenere un gettito annuale di 80 milioni di euro. «Il provvedimento serve anche per far emergere il sommerso», ha spiegato Maurizio Leo, assessore al Bilancio.