Di Pietro si appisola alla Camera "Avanti anche durante la partita"
Prosegue ormai da oltre dieci ora nell'Aula della Camera la seduta fiume sul dl Fondazioni liriche su cui è in corso un duro ostruzionismo dell'Idv. Da ieri, quando si è iniziato l'esame del provvedimento, sono stati esaminati 50 dei circa 80 emendamenti al testo. È, dunque presumibile che al via libera a Montecitorio sul provvedimento non si arrivi fino al pomeriggio. I deputati dell'Idv intervengono a raffica, parlando per 30 secondi ciascuno, e fino ad ora si sono fermati soltanto nella breve pausa tecnica concessa all'assemblea dalla Presidenza all'alba. Se i dipietristi sono stati compatti in questa prova di resistenza, notevole è stata la presenza in Aula anche di Lega e Pdl, nei cui gruppi non si sono mai registrati sostanziali defezioni al voto in questa lunghissima seduta. È PIÙ IMPORTANTE ITALIA-SLOVACCHIA - Alla fine, nella maratona della Camera dei deputati fa irruzione Italia-Slovacchia, la sfida di oggi pomeriggio che rappresenta l'ultima spiaggia degli azzurri di Lippi per conquistare gli ottavi di finale dei Mondiali in Sudafrica. A far scoppiare la bagarre è stato proprio Antonio Di Pietro: "Porteremo ancora avanti la nostra protesta, solo la caduta fisica potrà fermarci. A voi, invece, non interessa altro che tutto finisca al più presto - ha detto il leader Idv -. Per voi è più importante alle 16 vedere la partita o L'isola dei famosi, mentre noi siamo qua a discutere di un tema serio: il futuro del comparto cultura". GRUPPO EVERSIVO - Pier Ferdinando Casini, che ieri sera aveva proposto la seduta fiume, ha replicato con decisione: "L'onorevole Di Pietro alimenta l'idea di vivere con l'anti politica, e vuole far passare che noi abbiamo deciso la seduta fiume per sbrigarci e vedere la partita alle quattro. Ma noi faremo il decreto, perchè a noi della partita non interessa nulla: staremo qui alle quattro, alle cinque, alle sei". Subito dopo ha preso la parola il capogruppo del Pd Dario Franceschini, sottoscrivendo la parole di Casini e chiarendo: "Siamo pronti a stare qui anche durante la partita". Anche il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha criticato Di Pietro, parlando di una "polemica da quattro soldi sulla partita". Cicchitto condanna poi con durezza l'atteggiamento ostruzionistico dell'Idv. "Basta con le operazioni di piccolo cabotaggio, oggi in quest'Aula è evidente che c'è un elemento di solidarietà che lega le forze politiche serie rispetto a un gruppo eversivo che vuole bloccare i lavori del Parlamento", ha detto il capogruppo. TONINO SCHIACCIA UN PISOLINO - Nel corso della maratona notturna il sonno ha avuto la meglio su Antonio Di Pietro. L'ex pm si è appisolato al suo posto nell'emiciclo per svegliarsi solo al momento di votare. L'ex pm non era il solo fra le braccia di Morfeo. Sui divani della sala lettura e su quelli del Transatlantico diversi deputati sono distesi per schiacciare un sonnellino tra una votazione e l'altra, mentre i colleghi dell'Idv continuavano i loro interventi. Gli altri hanno vinto il sonno recandosi regolarmente alla buvette per un caffè o per mangiare un cornetto. E Franco Barbato (Idv) ha fatto il "vivandiere" per i colleghi di gruppo: alla buvette svuota due ciotole di ciliege in un tovagliolo e lo porta nell'Emiciclo, in barba al divieto di consumare cibi in questo spazio di Montecitorio. A votare ci sono circa 350 deputati: poco più dei 630 componenti dell'assemblea. Vero stacanovista è il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi: non ha mai abbandonato il suo posto al banco del governo. In Aula c'è chi, diversamente da Di Pietro, non riesce ad appisolarsi resistendo in posizione eretta (magari coprendosi gli occhi con occhiali da sole, come qualcuno ha fatto): diversi deputati sono crollati sul banco, svegliati solo dal trambusto dei colleghi che più o meno ogni quarto d'ora tornano a votare.