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«La Lega si ispira a Lenin ma è post-ideologica»

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Eancora: «L'analisi del nostro movimento stata sempre assolutamente superficiale, fermandosi quasi sempre alla prima fila di Pontida, dove c'è gente con elmi, corna e barba verde, ma quello è folclore, è la "pancia". Dietro c'è la nostra classe dirigente che abbiamo formato nel corso degli anni: persone capaci e radicate nel territorio». «Siamo gli unici - ha proseguito il ministro - che si ispirano a chi sapeva cosa erano i partiti, cioè a Lenin. I partiti sono un'organizzazione difficile da mantenere, perché si fondano sul volontariato e migliaia di persone devono essere motivate. C'è uno che comanda e gli altri che danno esecuzione al progetto». Maroni ha quindi marcato la distanza tra Lega e Forza Italia. «Negli anni '90 - ha ricordato - Berlusconi parlava di partito leggero, identificandolo sostanzialmente nel comitato elettorale come avviene negli Stati Uniti. Per noi non è assolutamente così, noi siamo nati come partito pesante».

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