Gli statali senza partita I deputati davanti alla tv

Niente da fare. Renato Brunetta non cede. Oggi alle 16 c’è la partita della Nazionale e, stavolta, è quella decisiva. Vale il sogno Mondiale. Dentro o fuori. Il ministro della Pubblica Amministrazione, però, non si è lasciato «ammorbidire» dalla posta in gioco. «Io domani (oggi ndr) lavoro e chi lavora lavora e non accende la tv», ha risposto ieri a chi gli ha domandato se avrebbe guardato la partita. Il pensiero è andato ai «suoi» statali. La sfida contro la Slovacchia si gioca di pomeriggio e saranno tanti i lavoratori pubblici ancora in ufficio. Potranno accendere il televisore? «Io domani lavoro e come me lavoreranno tutti i 3 milioni e 650 mila dipendenti della pubblica amministrazione», ha ribadito il ministro. Brunetta già nei giorni scorsi era stato categorico: niente permessi per poter vedere la Nazionale. Poco importa se il momento degli Azzurri è difficile, se tutti gli altri - politici compresi - non fanno che parlare della Nazionale. Gli statali saranno al lavoro come ogni giorno, punto e basta. Certo non saranno felici di sapere che altri lavoratori, altri «dipendenti» dello Stato, la partita la guarderanno eccome. Sono i colleghi del caro ministro Brunetta, che - non accontentandosi del televisore - hanno già pensato ai maxi schermi per assistere al big match. Certo i distinguo ci sono. Ma si tratta di quelli che più che tranquillizzare, rammaricano. A Montecitorio l'unico gruppo a non aver organizzato visioni collettive è quello della Lega. «Non è mai successo in tutti questi anni e non succederà neppure in questa occasione. I nostri deputati e senatori non mischiano il lavoro con il divertimento», spiegano all'ufficio stampa del Carroccio. Poi, quasi a voler scansare facili equivoci dato lo scontro di questi giorni, aggiungono: «Naturalmente, se qualche parlamentare vuol guardare la partita in tv è libero di farlo nel suo ufficio». Ma che piacere c'è a guardare la partita da soli? Lo sanno bene i compagni del Pd (si può dire?). Il gruppo del Partito democratico alla Camera metterà a disposizione dei deputati l'ampia sala Berlinguer: novanta posti a sedere, maxi schermo ad alta definizione e finestre chiuse per creare «l'effetto cinema». Certo lor signori non potranno vedere le giocate degli Azzurri in 3d, ma - si sa - il lavoro è sacrificio. I deputati dell'Udc erano stati sfortunati. Proprio alle 16 di oggi era previsto l'incontro con il vescovo di Ivrea e presidente delle «Settimane sociali dei cattolici», monsignor Arrigo Miglio. Nella saggezza popolare il triste verdetto: prima il dovere, poi il piacere. Perché, allora, non anticipare l'appuntamento? Detto fatto. Alle 13.30 i rappresentanti dell'Udc ricevono il vescovo. Quando l'arbitro inglese Web fischierà l'inizio di Italia Slovacchia loro saranno lì per il Paese. Anche all'Idv di Montecitorio fervono i preparativi. Vedranno la partita tutti insieme. Per l'occasione verrà allestita una «tribuna» nella sede del gruppo. I deputati del Pdl per vedere la partita dell'Italia dovranno sbrigarsi. Alle 14 è previsto il comitato di presidenza di Fi, nella sala Coletti. A seguire una Direzione nazionale del Pdl. All'ordine del giorno delle due riunioni l'approvazione dei rispettivi bilanci relativi al 2009. Non dovrebbe volerci molto. Il lavoro è lavoro, ma la Nazionale è la Nazionale. A Palazzo Madama, la partita degli Azzurri tira meno. Ancora non c'è nulla di organizzato e anzi c'è chi giura che, quando gli uomini di Lippi scenderanno in campo, la commissione Bilancio sarà al lavoro sulla Manovra. Chi di certo non si perderà la sfida del dentro o fuori sono i dipendenti dell'ambasciata italiana a Bratislava, compresa l'ambasciatrice Brunella Borzi Cornacchia, che vivrà le emozioni dell'incontro incollata davanti alla televisione. Chissà cosa penserà Brunetta. E cosa penseranno i lavoratori del pubblico impiego. Probabilmente, a questo punto, una domanda se la faranno: Brunetta oltre a essere ministro della Pubblica amministrazione è anche deputato. Perché nessuno lo ha invitato a Montecitorio a vedere la partita? Sarebbe stata la gioia degli statali.