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E Napoli si stringe attorno al suo arcivescovo

Nino D'Angelo

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Tutti con il cardinale. Ieri sono state molte le dimostrazioni di solidarietà a favore di Crescenzio Sepe. Dal mondo della politica e non solo. «Voglio bene al cardinale Sepe, è una persona che ispira fiducia a me ed a tantissimi napoletani», dice Nino D'Angelo, tra gli artisti che incarnano meglio l'anima popolare di Napoli, sottolineando nello stesso tempo di «credere nella giustizia e avere fiducia nei magistrati». D'Angelo ha incontrato più volte il cardinale, collaborando a varie iniziative di solidarietà della diocesi anche nella sua veste di direttore artistico del teatro Trianon. «Quello che leggiamo in queste ore - spiega - scuote Napoli e i napoletani, è un colpo che non ci voleva. Il cardinale rappresenta l'anima migliore della città, e notizie del genere fanno male a tutta Napoli». D'Angelo esprime la sua vicinanza a Sepe, «mi spiace per quello che sta affrontando», ma è anche convinto che «dal lavoro dei magistrati possa emergere la verità, rasserenandoci tutti». «Sepe - dice ancora - è entrato nei cuori della gente, non è mai stato con le mani in mano. Ho fiducia nel cardinale che ho conosciuto e che ho visto all'opera». D'Angelo apprezza l'intenzione, annunciata dall'arcivescovo, di voler parlare alla città. «È importante - sottolinea - che lo faccia, appena gli sarà possibile e compatibilmente con ciò che dovrà dire ai magistrati. Napoli ha fiducia e speranza nel cardinale Sepe, ed ha bisogno di sentire la sua voce soprattutto nei momenti difficili». Anche il ministro degli Esteri Franco Frattini ha preso posizione sugli sviluppi dell'inchiesta della Procura di Perugia e l'avviso di garanzia al cardinale e all'ex ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi. «Noi guardiamo con rispetto a tutte le indagini - precisa intervenendo al convegno della Fondazione Liberamente - ma anche al diritto degli indagati alla presunzione di innocenza. Un tema - aggiunge - che fu posto da Berlusconi quando annunciò la sua rivoluzione liberale nel 1994 è l'etica e la morale nella politica e questo non lo dobbiamo dimenticare». Dal capoluogo parteneopeo si è sollevata anche la voce del sindaco Rosa Russo Iervolino. «Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, affettuosa solidarietà al cardinale Crescenzio Sepe. Sono sicura - prosegue - che il cardinale Sepe chiarirà le circostanze che sono in discussione e proseguirà serenamente la sua missione pastorale tanto cara al popolo di Napoli». E la città lo riconosce. «Sepe è il nostro vescovo e siamo contenti che sia qui», dice una ragazza fuori la chiesda dove ha parlato il cardinale. «Non mi fido della stampa e della magistratura - sostiene un ingegnere - le anticipazioni dei media sulle inchieste sono il vero problema. Tutto ingigantito...». E ancora: «È troppo in vista, è sotto tiro. Paga la visibilità».

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