Napolitano stringe sulla Manovra "Non possiamo più perdere tempo"
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si appella alle Camere affinchè stringano i tempi sulla manovra e chiede a "tutte le forze politiche e sociali e a tutte le componenti istituzionali di concentrarsi sulla discussione più seria ed aperta attorno ai termini" della finanziaria "affidata al decreto da convertire in legge entro fine luglio". Il capo dello Stato ha fatto queste considerazioni, proposte come "una pacata e meditata esortazione", nel Salone degli Specchi del Quirinale dove ha incontrato una delegazione del Cnel, guidata dal presidente Antonio Marzano. Per Napolitano è necessario concludere l'iter da qui a un mese e per questo il tema della manovra "non può non dominare l'agenda parlamentare nel breve tempo che separa le camere dalla pausa estiva". IL MOMENTO È GRAVE - Approvare la manovra nei tempi previsti per il capo dello Stato "significa anche esprimere nella massima misura possibile il senso di una comune responsabilità nazionale". È necessario esprimere questa comune responsabilità, sottolinea Napolitano, "nell'attuale, grave momento, evitando che il confronto su una materia già tanto ardua, qual è quella dei provvedimenti urgenti per la finanza e l'economia sia negativamente condizionata da tensioni politiche già acute su tutt'altra materia".