Caccia ai furbetti dell'asilo Nel mirino i finti poveri di Roma
Controlli della Guardia di Finanza sui redditi dei romani che iscrivono i figli agli asili nido. L'accordo tra Campidoglio e Fiamme Gialle sarà firmato a breve. Nel mirino i finti poveri che, taroccando i guadagni, accedono ai servizi sociali. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l'aveva già detto l'altro ieri: «Non dobbiamo più vedere persone che si recano presso servizi pubblici comunali a bordo di grandi autovetture chiaramente fuori dalla fascia di intervento sociale». Ma questo è soltanto un tassello nella lotta all'evasione fiscale su cui Alemanno scommette e che permetterà di recuperare, secondo le stime del Campidoglio, circa 20 milioni di euro. Una misura inevitabile, peraltro, in una città in cui ogni anno più di 8 mila bambini non riescono ad avere un posto nei nidi. Spesso scavalcati dai figli di lavoratori che dichiarano di guadagnare somme molto più basse di quelle reali. La manovra del Comune, che ammonta a circa 200 milioni di euro per la parte corrente, prevede anche aumenti per le rette degli asili e per l'occupazione di suolo pubblico di bar e ristoranti. Lievitano pure l'addizionale Irpef e l'Ici sulle seconde case. Si salva, per ora, il biglietto del bus. Una politica di rigore per riportare in equilibrio le casse della Capitale, che ha un debito di 12,4 miliardi di euro, certificato due giorni fa dal commissario di governo per il deficit di Roma. Domani Alemanno spiegherà sul sito web del Campidoglio la sua manovra ma già ieri a Monte Porzio Catone, dove si è riunita tutta la giunta comunale, è stato chiaro: «Da un lato abbiamo compattato molto lo spirito di squadra. I gruppi di maggioranza e la giunta ne escono molto coesi. Si apre un percorso difficile, l'assessore Leo ha parlato di un bilancio di guerra e quando si è in guerra bisogna essere compatti e muoversi velocemente perché la città venga salvata dai debiti e vada verso lo sviluppo». Ma di strada ce n'è ancora da fare: «Ci sono problemi che risolveremo da qui a venerdì (quando la manovra arriverà in giunta) - ha continuato il sindaco - e poi da affrontare a luglio quando il bilancio sarà approvato». Alemanno punta molto sull'iniziativa di domani, «servirà - dice - per dare un messaggio chiaro alla città non solo di numeri ma anche di valori. Non si tratta infatti di fare soltanto economia ma ci vuole rigore e serietà e un atto di speranza verso il futuro». Insomma per Alemanno «servono più soldi per gli investimenti: dobbiamo fare in modo di individuare altre aree da cui trarre risorse e che non incidano sulla vita quotidiana dei cittadini, aree che oggi godono di agevolazioni. Tutto in una chiave di grande equità cioé chi ha di più deve dare di più».