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Taxi, Alemanno spacca i sindacati

Roma, taxi in fila a via Veneto

Auto bianche selvagge, multe salate

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Non si è neanche aperta la seduta del Consiglio comunale che aveva all'ordine dei lavori l'avvio della discussione sulla rimodulazione delle tariffe taxi. Nonostante i quattro appelli (a distanza di venti minuti ciascuno) è mancato il numero legale. Un segnale, quello di ieri, che conferma la profonda spaccatura della maggioranza nel votare l'aumento delle corse dei taxi. E se il capogruppo Pdl, Luca Gramazio, smorza i toni e parla di «inciampo, perché il collega Naccari è arrivato un minuto dopo l'appello» e rassicura sostenendo che «non ci sono problemi sulla delibera», l'opposizione del Pd e del Gruppo Misto sottolinea l'impasse della maggioranza rispetto alla vertenza taxi. Mentre parla di «minoranza che governa in Campidoglio», Francesco Storace de La Destra. Una vertenza, quella dei taxi che prima ancora di dividere il Pdl, ha già segnato una «storica» spaccatura dei sindacati di categoria che ha messo per la prima volta in minoranza il «falco» Loreno Bittarelli, presidente dell'Uritaxi che proponeva un ridimensionamento dell'aumento della tariffa al di sotto dei cinque chilometri. E se alcuni sindacati si sono detti favorevoli a far slittare in autunno l'aumento delle corse e delle tariffe uniche per gli aeroporti e per Civitavecchia, altri hanno già minacciato lo sciopero. Dall'altra parte i consumatori che hanno alzato gli scudi contro ogni ritocco dei prezzi delle corse taxi, considerate già troppo elevate e per questo pronti al boicotaggio. Una situazione «esplosiva» insomma che divide tutti, dai politici ai tassisti, dai consumatori agli operatori turistici. È stato dunque il sindaco Alemanno a mettere sul tavolo una proposta di sintesi che, come lui stesso ha dichiarato rappresenta «un'intesa nell'adeguamento delle tariffe taxi, in modo da non penalizzare l'utenza in un momento di crisi economica, dando però risposta alle giuste esigenze della categoria, che da oltre tre anni non gode di alcun adeguamento tariffario».   La proposta di Alemanno, che verrà portata dall'assessore alla Mobilità, Sergio Marchi all'esame delle categorie, prevede di fissare a fissare a 1,42 euro (la delibera propone 1,52 euro) il costo chilometrico della tariffa progressiva per i primi cinque chilometri e 45 euro, più 1 euro per ogni bagaglio di grandi dimensioni, per la tariffa da e per l'aeroporto di Fiumicino, attualmente fissata a 40 euro. Rimangono gli aumenti a 35 euro (ora 30 euro) della tariffa fissa per l'aeroporto di Ciampino e i 120 euro della tariffa fissa per Civitavecchia. Verranno introdotte poi altre due tariffe fisse per Castello della Magliana e Parco dei Principi (Fiera di Roma), rispettivamente a 25 e 30 euro. «Queste nuove tariffe - sottolinea Alemanno - dovranno entrare in vigore in autunno». Oltre all'aumento delle tariffe taxi, si prevedono anche nuove regole sul «decoro» del tassista che dovrà dunque avere un abbigliamento adeguato, massima cortesia dell'utenza e l'obbligo di pubblicità delle tariffe sulle autovetture. La trattativa, insomma, si è riaperta sulla proposta del sindaco e la delibera, a questo punto modificata con emendamenti, potrebbe essere votata già oggi dal Consiglio comunale. Anche se, il Pd e La Destra chiedono, come da regolamento, che la proposta di Alemanno venga riportata nelle commissioni competenti. L'aumento dei taxi è comunque solo il primo della serie. Nonostante il bilancio sia ancora in fase di ultimazione (verrà presentato lunedì) si parla già, come anticipato più volte da questo giornale, di un aumento, oltre che della tariffa rifiuti e degli asili nido anche del biglietto degli autobus che potrebbe salire da un euro a 1,20-1,50 euro.  

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