Manovra, i sindaci in piazza
Il 23 giugno i sindaci scenderanno in piazza per manifestare contro la manovra economica varata dal governo. I primi cittadini, ha annunciato durante il direttivo dell'associazione il presidente dell'Anci Sergio Chiamparino, andranno, "con la fascia tricolore davanti al Senato in concomitanza con la seduta della Conferenza Stato-città che deve discutere sulle proposte di modifica alla manovra. E se la manovra dovesse rimanere la stessa, ha assicurato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ci saranno anche i sindaci di centrodestra: "Se non ci sono risposte garantisco la partecipazione dei sindaci di centrodestra", ha sottolineato Alemanno. "Il taglio ai comuni è molto pesante", ha detto Alemanno. Le amministrazioni "si trovano nella difficile situazione di dovere spiegare i tagli che avranno un impatto pesante sui servizi erogati" e se entro la prossima settimana, non arriveranno aperture dal governo "da parte mia e di tutti i sindaci del mio partito garantisco la piena partecipazione". Il sindaco di Roma ha comunque aggiunto di augurarsi una "risposta positiva da parte del governo". Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese e presidente di Anci Lombardia, ha proposto la creazione di una sorta di Stati generali dei tagli per discutere le conseguenze sui servizi ai cittadini e alle imprese perché questi non pensino che i sindaci sono impazziti ma che sono costretti a farlo" a causa della manovra. "Quando ci saranno i tagli ai quali ci costringerà questa manovra i cittadini penseranno che è tutta colpa dei sindaci - ha sottolineato - Bisogna quindi renderli edotti e comunicare loro i dettagli della manovra per metterli a conoscenza delle conseguenze che subiranno". Per Vito Santarsiero, presidente di Anci Basilicata e sindaco di Potenza, la manifestazione del 23 giugno deve essere "la madre di tutte le battaglie che i Comuni stanno organizzando sul territorio per protestare contro i contenuti della manovra".