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Manovra, apertura del Pdl contro i tagli alle Regioni

Maurizio Gasparri

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«Si sta facendo strada la consapevolezza delle nostre buone ragioni anche tra le forze parlamentari». Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome Vasco Errani al termine degli incontri con i partiti di maggioranza ed opposizione di questa mattina al Senato. Tema dei colloqui la manovra finanziaria che per i governatori colpisce eccessivamente le Regioni italiane. Errrani, che era accompagnato dal governatore lombardo Roberto Formigoni e dalla collega laziale Renata Polverini, ha consegnato il documento varato ieri dal parlamentino di via Parigi in cui sono elencate le ragioni delle 20 regioni e delle due province autonome: «Non siamo contro la lotta agli sprechi, ma poniamo un problema sui tagli a monte». Gravemente colpiti per le Regioni sono il trasporto pubblico locale, le politiche industriali e quelle sociali, quindi i cittadini.  I governatori chiedono ai partiti, oltre che alle parti sociali che hanno incontrato ieri, di contribuire per fare in modo che la manovra si riequilibri. Al momento, ha ricordato Errani, la manovra del governo comporta un peso al di sotto del 2 per cento per l'amministrazione centrale, mentre per le Regioni arriva al 13 per cento. «Chiediamo ai gruppi parlamentari e alle forze economiche e sociali di lavorare insieme per un'iniziativa che dia maggior equità al provvedimento in riferimento ai cittadini e alle imprese. Su questo, con determinazione proseguiremo la nostra azione». E sul federalismo fiscale Errani ha detto che le Regioni vogliono «la sua piena applicazione in tutte le sue parti». Sull'incontro ha parlato il capogruppo del Pdl in Senato, Maurizio Gasparri: «La manovra va fatta» ha spiegato, e le Regioni «ne sono consapevoli»; queste «chiedono soluzioni differenti rispetto all'attuale distribuzione dei tagli». Punto questo su cui il Pdl registra la posizione critica della Conferenza, dal confronto, come ha detto Gasparri «vedremo quali spazi ci sono». Mentre il capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro, ha parlato di una sorta di «accanimento» della manovra verso gli Enti locali. «Comuni e Regioni sono chiamati a sostenere un peso maggiore rispetto a quello che tocca all'amministrazione centrale».

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