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Alemanno chiede più risorse per Roma

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Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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Un forte appello alla politica nazionale «per dare più attenzione e più risorse per il risanamento e lo sviluppo della Capitale d'Italia». Ma non sarà la solita «chiamata», quella del sindaco Alemanno per riportare la giusta considerazione di Governo e Parlamento alla Capitale. Per lunedì prossimo, infatti, Alemanno ha convocato la cittadinanza per spiegare condividere l'iter dell'approvazione del bilancio, che sarà varato dalla giunta capitolina il prossimo 25 giugno. Un vero e proprio «rapporto», che si potrà seguire anche in diretta dal sito del Comune di Roma. Un'iniziativa, quella del primo cittadino, senza precedenti e che inizia venerdì e sabato con una due giorni di studio tra il sindaco e gli assessori. Poi la presentazione «alla città» della manvora finanziaria capitolina in calendario lunedì. Ma non è tutto. La partecipazione a quello che si preannuncia un bilancio storico sarà totale. Per martedì, infatti, è previsto un confronto sulla manvora capitolina con tutte le parti sociali, mentre mercoledì sarà la volta dell'assemblea dei Municipi.   Il Bilancio potrà poi essere emendato e approvato in maniera definitiva dal Consiglio comunale entro il 31 luglio. «Il bilancio 2010 è una manovra di importanza strategica per il Comune di Roma - spiega Alemanno - perché dopo lo stanziamento di 300 milioni l'anno e le nuove possibilità di manovra economica, concesse al Comune di Roma dal decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010, si può definitivamente finanziare il piano di rientro e impostare tutti i bilanci futuri del Comune sulla base di un equilibrio finanziario e di una forte spinta allo sviluppo. Nel Rapporto alla Città di lunedì prossimo - prosegue il sindaco - non mi limiterò ad illustrare il bilancio, ma rivolgerò un forte appello alla politica nazionale per dare più attenzione e più risorse per il risanamento e lo sviluppo della Capitale d'Italia ed illustrerò gli appuntamenti che scandiscono il percorso verso Roma Capitale e verso il Piano Strategico di Sviluppo della Città. Siamo di fronte ad una settimana di intensa partecipazione che rappresenta il giro di boa di quella svolta politica, economica e sociale per Roma Capitale che abbiamo promesso di realizzare nel 2010». E sarà proprio Roma Capitale all'attenzione del dibattito politico e istituzionale dei prossimi mesi, con i suoi nuovi poteri, il federalismo fiscale, e probabilmente un nuovo assetto istituzionale che porterà da qui a qualche anno alla sempre più probabile soppressione della Provincia di Roma. Si partirà però da un nuovo disegno della città con l'accorpamento dei Municipi e un ridimensionamento delle spese istituzionali.   Al di là della grande riforma attesa da 62 anni, Roma sarà davvero Capitale se messa in grado di avere da una parte finanze autonome e dall'altra, di ottenere con regolarità quei finanziamenti dovuti dallo Stato per dover sopportare tutti gli oneri di una Capitale, a partire proprio da quei servizi necessari a governo e parlamento che sono parte consistente della vita cittadina. Il messaggio di Alemanno è chiaro. Roma è pronta a fare la sua parte, ma da sola non ce la farà mai a diventare una vera Capitale.  

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