Più punti negli appalti se l'impresa è veneta
Il Pdl veneto si lancia alla rincorsa della Lega e propone in Consiglio regionale una legge "protezionista" per tutelare le proprie aziende. Un ulteriore tentativo per tentare di colmare quel disavanzo di undici punti percentuali che separa i due partiti di maggioranza della legislatura guidata dal governatore Luca Zaia. E così parte proprio da Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl a palazzo Ferro Fini, la proposta di dare una sorta di priorità alle imprese del Veneto che decidono di partecipare a gare d'appalto per l'esecuzione di opere pubbliche nella regione. Il discriminante quindi lo determinerà l'Inps che dovrà certificare quanti dipendenti dell'azienda concorrente sono iscritti nelle sedi venete dell'istituto di previdenza all'atto della presentazione della richiesta di partecipazione alla gara. «Per noi è una cosa positiva e mi fa piacere questa inversione di tendenza del Pdl», spiega il consigliere regionale del Carroccio Federico Caner. E aggiunge: «Nella scorsa legislatura, guidata dal presidente Giancarlo Galan, noi della Lega avevamo presentato molte proposte di legge "protezionistiche" nei confronti dei veneti e ci sono state sempre bocciate. Oggi sembra che le cose siano diverse e questo ci conferma che siamo dalla parte giusta». Una chiave di lettura che però sembra non piacere a Cortelazzo che mette in chiaro le cose: «Abbiamo presentato questa proposta di legge perché riteniamo sia giusto dare un vantaggio alle maestranze venete. Non stiamo rincorrendo la Lega anche perché, nel passato, avevo già presentato in Consiglio delle leggi simili. Quindi nessuno mi additi come filoleghista». Eppure il dubbio diventa legittimo se si pensa al tracollo elettorale del Pdl nei confronti dei nordisti alle scorse Regionali. Uno scontro che ha incoronato la Lega primo partito del Veneto con il 35,2% dei consensi lasciando il partito di Silvio Berlusconi al 24,7% e togliendogli il primato regionale che aveva tenuto fino alle Europee dell'anno prima. E proprio su questo "inaspettato" avvicinamento di idee è intervenuto ancora Caner: «Non mi spaventa, dopotutto lo sanno anche i pidiellini che gli elettori comunque preferiscono sempre la bellacopia. La gente sa che queste sono le nostre tematiche. Il Pdl, quindi, in questo momento, ci stanno facendo solo un favore». E, riferendosi alle smentite del Pdl sul fatto di voler cavalcare l'"onda verde" spiega: «Se credono veramente alla loro proposta, allora li aspettiamo al varco su tutti gli altri provvedimenti che stiamo presentando. Su questi vedremo se la loro è solo strategia o convinzione».