La Russa: "Inno obbligatorio per legge"
Un disegno di legge per regolare l'uso dell'inno nazionale nelle manifestazioni pubbliche. Ad annuncialo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che entrando all'Assemblea generale di Assolombarda ha anche esaltato la portata patriottica e nazionalista del "Va pensiero". LA POSIZIONE DEL MINISTRO - "Sono stato accumunato a quelli che hanno creduto che Zaia avesse effettivamente deciso lui di non far suonare inno - ha detto La Russa - ma io sono stato l'unico che ha dubitato. Ho fatto bene perchè ho scoperto che è stato suonato. Credo però - ha aggiunto - che una sottovalutazione di questo che è un momento centrale delle cerimonie pubbliche ci sia stato anche in quell'occasione". Di quì la scelta di presentare "un disegno di legge per disciplinare l'uso obbligatorio in determinate circostanze dell'inno nazionale". L'AFFONDO ALLA SINISTRA - Un modo, secondo quanto spiegato dal ministro, per avere "un riferimento normativo come esiste per l'esposizione della bandiera". "Va Pensiero - ha comunque poi osservato il titolare della Difesa è persino più patriottico dell'inno di Mameli e mi fa piacere che la Lega lo abbia scelto. Mi fa anche piacere che a scandalizzarsi sia la sinistra, la stessa che quando io ero un po' più giovane e cantavamo l'inno ci gridava fascisti". E l'ultimo affondo è proprio sulla sinistra: "Ci hanno messo trenta anni per riconoscere il sentimento di coesione nazionale nell'inno, speriamo non ce ne vogliano altri trenta per imparare le parole".