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Terremoto, indagini sulle infiltrazioni mafiose

Il procuratore della Repubblica dell'Aquila Alfredo Rossini

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La procura nazionale antimafia, con quella distrettuale abruzzese, sta intensificando le indagini, estese anche alla congruità dei costi, sulla realizzazione di 18 dei 19 insediamenti del progetto Case, l'appalto gestito dalla Protezione civile per realizzare circa 4.500 alloggi antisismici dove hanno trovato ricovero circa 16.000 aquilani con le case gravemente danneggiate dal sisma del 6 aprile 2009. Inizialmente la procura antimafia ha indagato sul grande appalto costato 800 milioni di euro, poi le attenzioni si sono concentrate su 18 dei 19 siti, visto che dai controlli è emerso che quello di Assergi (L'Aquila) sarebbe stato realizzato correttamente. In particolare, si sta verificando la regolarità dei controlli, ma l'inchiesta ha come obiettivo la verifica della congruità dei costi: da fonti interne alla stessa procura emerge che si intende accertare se i 2.700 euro a metro quadrato pagati sono rispondenti alla qualità delle realizzazioni. Nei mesi scorsi, alcuni imprenditori esclusi, avevano presentato un esposto in cui si chiedeva di verificare. Al «progetto Case» si è giunti dopo che la procura nazionale antimafia ha fatto controlli preventivi sugli appalti per la ricostruzione, sempre in collaborazione con la distrettuale abruzzese, per contrastare eventuali infiltrazioni mafiose nell'area del «cratere», considerata ora il più grande cantiere d'Europa. A questo proposito, le prefetture dei vari territori hanno revocato 12 certificati antimafia, di cui 4 a ditte aquilane, per il rischio di infiltrazioni nei rispettivi pacchetti societari: il provvedimento ha comportato l'esclusione dagli appalti ed, essendo amministrativo, è stato impugnato dalle aziende. «È un'altra delle inchieste che stiamo facendo in collaborazione con la procura nazionale antimafia», ha sottolineato il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini (nella foto), che è anche procuratore distrettuale abruzzese antimafia. Rossini ha comunque sottolineato: «Facciamo anche cose a parte, quindi la procura sta lavorando su molti filoni». Tra questi, la maxi inchiesta sui crolli del terremoto e l'inchiesta sui grandi appalti del G8 attivata ancor prima dell'inchiesta della procura di Firenze sui grandi eventi. Poi, in collaborazione con la procura nazionale antimafia, c'è il filone sui lavori per la ricostruzione che ha portato a coinvolgere il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini. Intanto, la Protezione civile precisa che i difetti di realizzazione per le abitazioni del «progetto Case» «sono numericamente quasi irrilevanti rispetto alle dimensioni dell'intero progetto, che ha visto la costruzione di 4.449 appartamenti». E, comunque, aggiunge il Dipartimento, spetta ora al Comune dell'Aquila - che dal 31 marzo ha in gestione gli alloggi - obbligare le imprese costruttrici «a intervenire su quelle situazioni che siano apparse inaccettabili. Gli strumenti per farlo esistono e sono stati resi disponibili da chi ha ideato e realizzato le case a chi è subentrato nella loro gestione».

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