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Mussi sbugiarda Walter «Alla sua scuola non vado non me ne ha mai parlato»

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.Non si era ancora spenta l'eco dell'annuncio dell'apertura della sua scuola di politica che gli è arrivata addosso una clamorosa smentita da uno dei politici invitati a fare lezione. Fabio Mussi, ex ministro dell'Istruzione e dell'Università con l'ultimo governo Prodi, ha sbugiardato pubblicamente Veltroni spiegando che lui a Bertinoro, dove dal 23 al 27 luglio si terrà il primo ciclo di conferenze della summer school, non ha alcuna intenzione di andarci. Innanzitutto perché non sapeva assolutamente di essere stato invitato. Secondo la ricostruzione fatta dall'ex diessino e oggi esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, infatti, Walter si sarebbe affidato a una chiacchierata fatta forse alla bouvette di Montecitorio spacciandola poi come adesione al suo progetto. Ma Fabio Mussi non si è limitato a respingere l'invito. Ha anche criticato duramente il progetto di Veltroni, affermando che in questo momento la sinistra avrebbe bisogno di un po' di «lotta dura e pura» invece dell'ennesimo «pensatoio». «Mi trovo annunciato, ieri su alcune agenzie di stampa oggi su alcuni quotidiani tra i relatori di un seminario sui fratelli Rosselli di «Democratica», la fondazione di Walter Veltroni – ha spiegato affidandosi a un comunicato – Effettivamente tempo fa avevo casualmente incontrato Veltroni a Montecitorio, e me ne aveva parlato. Non gli avevo detto sì, poi più niente. Ieri l'annuncio». «Ringrazio di cuore Veltroni – ha proseguito l'esponente di Sel – ma mi vedo costretto a declinare l'invito. Primo, perché nella ricostruzione di una linea ideale "Gobetti-Rosselli-Calamandrei-Andreatta", manca clamorosamente Antonio Gramsci. Secondo perché – nella drammatica crisi italiana – sono molto scettico su fondazioni e neoscuole di politica. Ci vorrebbe lotta politica e sociale all'altezza: ma non dispero. Auguri a Veltroni di buon lavoro». Un lavoro che non è ancora iniziato e che si apre già con una defezione.

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