«Berlusconi? È il Sordi della politica»
Ementre lui ci guarda sorridente da lassù veniamo a sapere dall'ingegner Carlo De Benedetti che il premier Silvio Berlusconi è «l'Alberto Sordi della politica». L'impreditore-editore lo ha detto ieri sera al giornalista Antonello Piroso, durante il convegno «Nord Camp 2010». Gli ha fatto un complimento: di fatto l'Albertone nazionale è nei cuori di tutti gli italiani, i suoi film sono entrati nella leggenda, fa parte della storia del nostro Paese. Senonchè l'ingegnere-imprenditore spiega anche che Berlusconi non è «un mascalzone» né «assolutamente una carogna» ma «un bugiardo». Cioè è «quello che siamo tutti noi solo che nel suo caso è portato all'estremo». Alla maniera di Sordi, praticamente. Che, insistiamo, ci piace proprio così e non lo cambieremmo mai. Insomma Albertone non si tocca. E se per De Benedetti «Berlusconi è davvero convinto di fare il bene del Paese... che in qualche momento ci crede» agli italiani che forse «sono un po' bugiardi, un po' mascalzoncelli e un po' gradassi» va strabene così. Lo hanno dimostrato votandolo in massa. «Un giorno mi chiama Gianni Letta, una persona che rispetto molto e che fa un lavoro difficilissimo - racconta l'ingegnere - È molto che non vi vedete con Berlusconi, perché non venite a colazione? Fu così che si combinò l'incontro». L'ingegnere, quella volta, non si riconciliò con il Cavaliere. L'acredine è rimasta anzi forse è peggiorata. Bonaiuti ieri commentando ha detto: «De Benedetti mi sa che soffre d'invidia verso il premier». Può essere. Del resto l'ingegnere non ha avuto parole tenere neanche per Bersani e per il Pd. Fatta salva la stima personale per il segretario ha affermato che il Pd era una speranza ma si è rivelato una delusione. Natalia Poggi