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Botta e risposta a distanza tra Berlusconi e il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia

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Ilpremier è tornato sul rifiuto della leader degli industriali a occupare la poltrona che fu di Scajola, il ministero dello Sviluppo economico. Sul no della Marcegaglia il premier aveva insistito nel discorso all'Assemblea ricevendo anche la bocciatura della platea imprenditoriale. Ieri Berlusconi nell'intervento in Federalberghi rivela di aver lanciato la proposta alla platea di Cofindustria «pur sapendo già come sarebbe andata a finire...». Il premier ha quindi spiegato perché ha deciso di farla comunque. «La presidente - ha spiegato - mi ha presentato una lunga lista di richieste. Io le ho detto vieni a farle tu al Governo e la risposta è stata no». Quindi l'ha incalzata lanciando un messaggio a distanza: «Stiamo attenti perché non vi potete lamentare e criticare così tanto chi è in questo posto e deve scontrarsi con tante difficoltà». A stretto giro è arrivata la replica della Marcegaglia che ha liquidato in poche battute la richiesta di entrare nel governo: «Ognuno faccia il suo mestiere. Io faccio il presidente della Confindustria e cerco di farlo in modo più chiaro possibile e interpretando le istanze delle imprese che rappresento». La Marcegaglia ha sottolineato che in ogni caso «la dialettica tra opinioni e progetti è positiva». Il presidente degli industriali ha poi insistito sulla reattività del sistema Paese alla crisi. «L'Italia è ancora la quinta potenza industriale, con il 3,9% della produzione manifatturiera globale 2009. Nonostante la crisi economica il Paese c'è dal punto di vista industriale e c'è nell'evoluzione dei settori e delle persone che lavorano all'interno delle imprese. L'Italia è infatti la seconda nazione più industrializzata del mondo se si guarda alla produzione industriale pro capite».

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