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"Manovra, no ai tagli all'oncologia" Fazio ribatte: "Nessuna riduzione"

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Ospedale (foto Gmt)

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Gli oncologi italiani avvertono: "La manovra finanziaria abbasserà la qualità di cura per i malati oncologici italiani". E' questo l'allarme lanciato dall'Aiom, l'Associazione italiana di oncologia medica, che inoltre sottolinea: "Le strutture già pesantemente in sofferenza, soprattutto al Sud, correranno il rischio di chiudere e cresceranno i viaggi della speranza, mentre abolirli, comporterebbe un risparmio del 10% sulla spesa". L'Aiom lancia l'allarme dal Congresso Asco, il più importante congresso mondiale di oncologia, in corso a Chicago fino all'8 giugno. "Il nostro ruolo è offrire soluzioni - sottolinea il professor Carmelo Iacono, presidente Aiom - e la risposta è creare un sistema di rete, in modo che un centro possa supplire alle eventuali carenze dell'altro". "Il vero risparmio in oncologia - sottolinea Iacono - si ottiene lavorando sull'organizzazione: riducendo la sola migrazione sanitaria, otterremo un risparmio minimo del 10%. Una quota che potrebbe essere reinvestita sul territorio". Gli oncologi individuano alcune grandi criticità nella manovra. La prima è il taglio trasversale del personale. "Dai dati del nostro 'libro bianco' sappiamo che oggi la media dei reparti è di circa 6 medici oncologi strutturati e 13 infermieri professionali", spiega il presidente Aiom, aggiungendo: "Ma esistono situazioni ben peggiori, dove un'ulteriore riduzione si tradurrebbe inevitabilmente in un blocco delle attività". E questo - avverte l'Aiom - mette a rischio anche l'importante investimento compiuto negli anni scorsi nel parco tecnologico nazionale: risonanza magnetica (RM), tomografia (Pet) e scintigrafia sono rispettivamente presenti nel 90%, 32% e 61% delle strutture di oncologia medica italiane, perché "è illogico acquisire ulteriori nuovi macchinari in carenza di organici  ma serve, quanto meno, far funzionare al massimo quelli che già abbiamo". L'Aiom sottolinea inoltre l'importanza della personalizzazione della cura, perchè è indispensabile utilizzare il farmaco giusto per il paziente giusto, e questo aiuta a risparmiare: "La caratterizzazione biologica dei tumori è essenziale e richiede laboratori specializzati, figure dedicate e un lavoro comune di formazione per ridurre sempre più gli errori diagnostici", spiega il professore Marco Venturini, presidente eletto dell'Associazione. E questo è il percorso - sottolinea Venturini - che Aiom sta realizzando con Siapec, Società di Anatomia Patologica: "Sarebbe davvero miope tagliare questi costi che si traducono in un evidente risparmio di spesa nel medio periodo, evitando di utilizzare farmaci estremamente costosi per pazienti che non ne trarrebbero alcun beneficio". Inoltre - ricorda l'Aiom - i farmaci biosimilari, le molecole copia di medicinali biologici 'griffati', possono offrire un'alternativa più economica ma "solo a patto che vi sia una sana competizione basata sull'efficacia e la sicurezza. Il prezzo non può  essere un criterio per decidere quale molecola utilizzare". Al Congresso di Chicago, che ospita oltre 30mila oncologi, verranno presentate le principali novità dalla ricerca ma ampio spazio sarà dedicato anche ai temi organizzativi e di politica ed economia sanitaria. In un contesto di crisi globale, capire come ottimizzare  le risorse in sanità è infatti essenziale per poter garantire ai malati le migliori cure e qualità della vita. Con i propri monitoraggi e iniziative Aiom ha contribuito, infatti, a individuare le aree critiche e i potenziali sprechi. Analisi da cui è nato il "Libro bianco", arrivato alla quarta edizione, e anche il progetto "Maison", con l'obiettivo  di definire modelli organizzativi ottimali che rispondano al meglio ai bisogni dei pazienti e aiutino a contenere i costi.  L'Aiom, sembra nella stessa ottica, ha inoltre presentato le 22 linee guida, che mirano all'appropriatezza dell'intero percorso oncologico del paziente e il progetto "Right", per la verifica dell'applicazione delle stesse linee guida. Sul tema dei biosimilari l'AIom, ha infine attivato una campagna specifica che, dopo aver toccato gli oncologi, si estenderà quest'anno anche ad informare i pazienti (è stato attivato anche un sito di riferimento www.biosimilari.it). "Ma l'oncologia italiana - conclude Iacono - si distingue anche per il livello scientifico: siamo al terzo posto al mondo per numero di pubblicazioni. E si sa che dove c'è buona ricerca si fa anche buona assistenza". FAZIO - "La manovra non implica nessun taglio nè nel numero, nè nella tipologia, nè nella qualità delle prestazioni per la cura dei tumori". Lo dice il ministro della salute Ferruccio Fazio in merito a quanto affermato da esponenti della società italiana di oncologia medica Aiom.  

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