Bersani: sui conti il governo ha sbagliato Il ministro dell'Economia: non fare il comico

Bersaniha condizionato la disponibilità al confronto con il governo sulla manovra, dall'ammissione dell'esecutivo di aver sbagliato le politiche economiche e di bilancio, e ha richiesto a Tremonti di essere «onesto». Il ministro, fino ad allora rilassato, si è irrigidito, e dopo aver accusato Bersani di fare «demagogia» ha criticato l'uso dell'aggettivo «onesto»: «Queste sono comiche da teatrante. Onorevole Bersani usi un linguaggio più adeguato e avrà risposte. Eviti offese all'interlocutore e avrà risposte». All'inizio della trasmissione Tremonti ha affermato che la manovra non è dovuta ad un problema di conti pubblici, ma è stata necessitata dagli attacchi speculativi contro l'Euro a seguito della crisi della Grecia. E ha poi escluso che nella manovra ci saranno condoni. «Tremonti non dica in Parlamento queste cose - ha detto Bersani - Se la mette così non ci mettiamo nemmeno a discutere. Si vanno la loro manovra e basta. Occorre la verità, occorre un'operazione verità». «Sicuramente la Grecia ci induce a stare con conti a posto - ha insistito il segretario del Pd - sicuramente dall'Europa ci dicono «fate subito quel che c'è da fare», e va bene. Ma i 25 miliardi che ci discostano da 2,7% di deficit del 2012 hanno a che fare non con Grecia ma con la politica economica di questo governo. Se il ministro continua a dire queste cose, mentre noi vediamo un ampio scostamento sulla spesa corrente, mentre la fedeltà fiscale è andata a farsi benedire, mentre abbiamo meno investimenti del dovuto, noi non l'accettiamo».