Escort utilizzate come mazzette
L'inchiesta è ormai definita. La procura di Bari conta di chiudere entro luglio la fase istruttoria delle indagini sul giro di ragazze che l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini avrebbe portato a pagamento a feste vip e in particolare nelle residenze del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Roma e in Sardegna. Insomma, anche se il procuratore capo non vi fa esplicito riferimento, si possono escludere colpi di scena giudiziari che possano coinvolgere il nome del premier. Marzano ha istituito un coordinamento informativo tra le inchieste che riguardano presunti illeciti su appalti e accreditamenti nella sanità in Puglia e ha fatto il punto su un altro filone, quello a sfondo sessuale. Il nome di Tarantini attraversa quasi tutte le inchieste pugliesi. E proprio su queste indagini ha indagato l'ufficiale della Finanza Salvatore Paglino finito nei guai anche per stalking nei confronti della escort barese Terry De Nicolò. L'indagine si baserebbe sugli elementi raccolti grazie alle intercettazioni telefoniche di Tarantini che organizzava le feste e la partecipazione delle ragazze escort. E tra queste quella di Patrizia D'Addario, la escort barese di 42 anni, che ha detto di avere partecipato a due cene a Palazzo Grazioli e in un caso di essersi fermata per passare la notte con il premier. La donna ha consegnato in procura fotografie delle serate e le registrazioni di dialoghi che avrebbe avuto con Berlusconi. D'Addario ha detto di essere stata pagata 1.000 euro da Tarantini la sera della cena a palazzo Grazioli e 2.000 per la serata del 4 novembre scorso, nella quale ha detto di essersi fermata per il «dopocena» con il premier. Il successo di Tarantini, comunque, sarebbe una escort: Terry De Nicolò. Una donna usata come tangente per vincere gran parte degli appalti nella Asl di Lecce. La procura di Bari non ha dubbi: è stata proprio Terry «ad aprire le porte» degli affari alle società di Tarantini nella Asl salentina. Porte che si sono spalancate grazie all'amicizia tra l'imprenditore e l'allora vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd), finito nei guai per associazione per delinquere e turbativa d'asta. Il rapporto tra Terry e Frisullo, secondo gli inquirenti, comincia con un sms in stile fidanzatini. A sollecitarlo è Tarantini che paga Terry De Nicolò tra i 500 e i 1.000 euro a prestazione.