Napolitano: più sacrifici, basta conflitti
{{IMG_SX}}"Solidarietà e unità nella società e nella politica, per uscire dalla crisi". Lo chiede, in un appello alla responsabilità lanciato in occasione della festa del 2 Giugno, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Un augurio affettuoso a quanti vivono e operano nel nostro paese per la festa che celebriamo insieme: festa dell'Italia che si unì e si fece Stato 150 anni orsono, festa della Repubblica che il popolo scelse liberamente il 2 giugno 1946 - ha detto - in questo momento, sentirsi nazione unita e solidale, sentirsi italiani, significa riconoscere come problemi di tutti noi quelli che preoccupano le famiglie in difficoltà, quelli che nei giovani suscitano, per effetto della precarietà e incertezza in cui si dibattono, pesanti interrogativi per il futuro". FUTURO E GIOVANI - "Parlo dei problemi del lavoro e della vita quotidiana, dell'economia e della giustizia sociale -ha aggiunto il Capo dello Stato - Stiamo attraversando, nel mondo e in particolar modo in Europa, una crisi difficile : occorre dunque un grande sforzo, fatto anche di sacrifici, per aprire all'Italia una prospettiva di sviluppo più sicuro e più forte. Per crescere di più e meglio, assicurando maggiore benessere a quanti sono rimasti più indietro, l'Italia deve crescere tutta, al Nord e al Sud. Si deve, guardando ai giovani, promuovere una migliore educazione e formazione, fare avanzare la ricerca scientifica e tecnologica, elevare la produttività del nostro sistema economico : solo così si potrà creare nuova e buona occupazione". CONFRONTO E RESPONSABILITA' - "Il confronto tra le opposte parti politiche deve concorrere al raggiungimento di questi risultati, e non produrre solo conflitto, soltanto scontro fine a se stesso - ha affermato il Capo dello Stato - Si discutano in questo spirito le decisioni che sono all'ordine del giorno; si scelga in questo spirito - nel Parlamento, nelle istituzioni regionali e locali e nella società - tra le diverse proposte che si dovranno liberamente esprimere. Quindi ci accomuni un forte senso delle responsabilità cui fare fronte perché l'Italia consolidi la sua unità, si rinnovi, divenga più moderna e più giusta e si dimostri capace di dare il suo contributo alla causa della pace e della giustizia nel mondo".