E Roma paga
Sono i moralizzatori della politica. I fustigatori dei costumi corrotti di «Roma ladrona». Ma poi, quando entrano nei palazzi della politica, anche i leghisti, come tutti, «mungono» con bramosia il portafoglio dello Stato. O con i doppi incarichi (sono ben sette, su 29, i leghisti che si dividono tra Parlamento e Regioni, province, comuni) o cercando di dirottare un po' di soldi verso l'amato Nord. Con un occhio di riguardo per gli enti direttamente amministrati dal Carroccio. In fondo il consenso viene creato anche così. Più spendi, più guadagni. In voti. Per rendersene conto basta guardare l'elenco degli enti beneficiari dei «contributi di cui all'articolo 13, comma 3-quater del decreto legge 25 giugno 2008 numero 112». In termini più comprensibili ai comuni mortali dei beneficiari della cosiddetta «legge mancia». Si tratta di soldi che lo Stato dà ad enti, Comuni, Province, Regioni, per «interventi realizzati nei rispettivi territori per il risanamento e il recupero dell'ambiente e lo sviluppo economico dei territori stessi». Chi vi ha messo mano almeno una volta, racconta, che il metodo di assegnazione è una sorta di contrattazione collettiva in cui ogni partito segnala ciò che gli sta a cuore e, compatibilmente con le disponibilità, si cerca di accontentare un po' tutti. Il decreto attuativo che individua i beneficiari è stato approvato lo scorso 25 febbraio. Il totale dei fondi stanziati ammonta a 66 milioni di euro per il 2009, a 18.898.998 per il 2010, a 18.888.998 per il 2011. Totale dei progetti nel triennio: 597. Ebbene di questi poco meno del 50% (294), riguarda regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia). Le amministrazioni governate dalla Lega se ne aggiudicano 30% che tradotto in euro vuol dire: 5.433.000 nel 2009, 2.554.834 nel 2010, oltre 3 milioni nel 2011. Oltre 10 milioni di euro per far «sorridere» i cittadini amministrati dal Carroccio. Non proprio bruscolini. La cosa veramente simpatica, però, è che, per la legge dei doppi incarichi, i deputati fanno felici diversi loro colleghi che si dilettano nell'amministrare comuni e province. La provincia di Biella ad esempio, governata dal parlamentare leghista Roberto Simonetti, otterrà 420mila euro per la «realizzazione della circonvallazione Mongrando- prolungamento Maghettone». Giacomo Chiappori, invece, sindaco-deputato di Villa Faraldi (Imperia), potrà riqualificare il centro storico della cittadina con 266mila euro. Stessa cifra per Gianluca Buonanno, deputato, neo-consigliere regionale in Piemonte e sindaco di Varallo (Vercelli), per la «ristrutturazione di villa Becchi». Mentre Manuela Lanzarin, deputata-sindaco di Rosà (Vicenza), dovrà accontentarsi di realizzare la «pista ciclabile» con la miseria di 199.500 euro. Il primo premio, però, lo strappa il presidente leghista della provincia di Varese Dario Galli che conquista un milione e mezzo di euro per «riqualificazione a fini sportivi delle acque dei laghi della provincia». In fondo anche i canoisti e i pescatori votano.