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Rimane lo spettro del pedaggio sul Gra

Il Grande Raccordo Anulare di Roma

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L'Anas, almeno per ora, non rilascia commenti ufficiali. Anche perché c'è poco da commentare. Il testo della Manovra, infatti, è una sorta di oggetto mitologico che, con il passare dei giorni, cambia forma. Tutto è vero, tutto è falso. Il caso dell'abolizione delle province è emblematico. Così, in attesa della pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta, fanno fede le indiscrezioni. E quelle circolate nelle ultime ore assicurano che, nei prossimi mesi, sui raccordi autostradali e sulle autostrade in gestione diretta all'Anas, arriveranno i pedaggi. Il testo approvato dal governo, infatti, prevede che «entro quarantacinque giorni» dall'entrata in vigore della Manovra, «con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabiliti criteri e modalità per l'applicazione del pedaggio», in relazione «ai costi di investimento e di manutenzione straordinaria oltre che quelli relativi alla gestione, nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio». Insomma, il cammino è ancora lungo. Ecco perché, nell'attesa, il governo avrebbe previsto una norma transitoria. A partire da luglio gli automobilisti pagheranno uno o due euro in più, a seconda della classe dell'auto, in uscita dai caselli che sono collegati con autostrade e raccordi gestiti dall'Anas. Succederà? Chi può dirlo. Di certo la notizia non ha fatto piacere ai cittadini della Capitale e a quelli che, ogni anno, percorrono la Salerno-Reggio Calabria. Tra le tratte gestite dall'Anas, infatti, ci sono anche il Grande raccordo anulare e la Roma Fiumicino. Il sindaco Gianni Alemanno ha fatto sapere che «Potrebbe esserci l'ipotesi di introdurre un pedaggio sulla Roma-Fiumicino, anche se cercheremo di evitarlo» («contrarissimo» il presidente della provincia Nicola Zingaretti). Mentre «il Gra non può essere tra i tratti autostradali sottoposti a pedaggio perché per i romani è una strada interna alla città». La trattativa è appena cominciata e c'è da scommettere che anche altri faranno sentire la loro voce. Sulla carta sarebbero infatti 23 i raccordi e le autostrade interessate dall'intervento. Tra le altre l'A19 Palermo-Catania, l'A29 Palermo-Mazara del Vallo, il raccordo tangenziale Nord città di Bologna e quelli Salerno-Avellino, Bettolle-Perugia, Torino-aeroporto di Caselle, Ascoli-Porto d'Ascoli, Chieti-Pescara. Insomma, da Nord a Sud non si risparmierebbe nessuno. Tant'è che il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera Michele Meta attacca quella che «è una stangata in coincidenza con l'esodo estivo» mentre per il Codacons inserire un pedaggio su Salerno-Reggio Calabria e Gra di Roma «è una vera follia». E i dubbi sulla possibilità che la misura possa arrivare in porto aumentano.

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