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Sarkozy preso a bottigliate e il figlio è amico del boss

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Tempi duri per Nicolas Sarkozy. Prima la batosta elettorale. Poi la popolarità che sprofonda. Adesso arriva il lancio di oggetti e le amicizie pericolose del figlio Jean. A tutto questo si aggiunge la crisi economica e la corsa per risanare il deficit pubblico. «Risanamento, ma niente austerity» è, infatti, la parola d'ordine del presidente francese Nicolas Sarkozy di fronte alla crisi dei conti pubblici. E al primo posto a messo il taglio dei ministri, inimicandosi tutto l'apparato della burocrazia francese. Una circolare firmata dal primo ministro Fillon invita i ministeri a ridurre del 10% le proprie spese, con tutti i mezzi possibili. Sforbiciate in vista per spese di rappresentanza, missioni all'estero e numero di collaboratori, ma anche per costi più frivoli come quelli per le mense o i bouquet floreali che decorano i saloni, sostituiti in alcuni dicasteri da più economici fiori di plastica. Ma Sarkozy ha deciso di tagliare anche alcuni interventi dello Stato come le spese per sussidi e aiuti ai più svantaggiati che caratterizza il sistema di assistenza sociale francese. Per questo l'amministrazione Sarkozy prevede una riduzione del 10% nei prossimi 3 anni. Tra questi anche gli assegni familiari che saranno sospesi in caso di assenteismo scolastico dei figli. Argomenti sensibili nelle banlieues a tal punto che ieri, durante la visita a un liceo Charles Fauqueux di Beauvais a 80 km da Parigi, per affrontare i problemi della scuola nella regione, uno studente ha lanciato una bottiglia contro il presidente. Bersaglio mancato grazie all'intervento di un bodyguard che ha intercettato la traiettoria della bottiglietta.   Altra tegola alla popolarità di Sarkozy arriva con la rivelazione che il figlio Jean conosceva e frequentava regolarmente Yvan Colonna, il nazionalista corso condannato all'ergastolo per l'omicidio del prefetto Claude Erignac, avvenuto nel 1998 ad Ajaccio. È quanto è scritto nel libro «Jean Sarkozy, le fils dorè» del giornalista Jean-Marc Philibert, che uscirà domani in Francia. Secondo l'autore, Jean era solito giocare a calcio con Colonna sulla spiaggia di Sagone, nel sud della Corsica, dove i suoi nonni materni erano proprietari di una casa. Jean, prosegue l'autore, avrebbe continuato a frequentare il figlio di Yvan Colonna, Jean-Baptiste, anche quando Colonna era ricercato.  

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