Alemanno: "Più soldi per Roma Le Province? Aboliamole tutte"
{{IMG_SX}}"Non è vero che ha vinto la Lega e che la manovra penalizza Roma. La Capitale è stata comunque privilegiata. Tutte le altre città danno soltanto, noi prendiamo e in questo momento non è certo un particolare. Il bicchiere è mezzo pieno e non mezzo vuoto». Il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, è ottimista e avverte che la partita con il governo per avere fondi strutturali e rimettere in equilibrio le casse è solo all'inizio". D'accordo sindaco, ma Roma doveva avere 500 milioni di euro all'anno... «Per il 2010 i 500 milioni sono confermati. Per il 2011 siamo arrivati a 300 milioni. Gli altri 200 li troveremo noi con gli strumenti che ci mette a disposizione la manovra e fino all'entrata in vigore del federalismo fiscale». Si riferisce alla tassa sui turisti? «Trovo giusto che i turisti contribuiscano alle spese della Capitale. In ogni caso stabiliremo una misura di 10 euro soltanto per gli alberghi extralusso, quelli in cui una stanza si paga da 300 euro in su. Poi si andrà a scalare. Per gli alberghi a 4 stelle si potrebbe pensare a una tassa di un euro, gli altri pagheranno in proporzione. I piccoli, poi, cioè bed and breakfast e pensioni a una stella saranno esentati». E il pedaggio sul Raccordo? «Per quello non c'è pericolo, non ci sarà mai. Né ci saranno caselli di accesso alla città. Non penalizzeremo i cittadini». Crede che ci siano margini per ottenere modifiche vantaggiose in Parlamento? «Dipende dalle forze politiche. Ma mi sembra evidente che in questa crisi che colpisce tutti, noi ne usciamo bene». Ma i soldi che il Campidoglio otterrà con queste misure dovranno essere usate soltanto per coprire il debito? «No e questo è un punto importante. Useremo gli strumenti a disposizione che contengono anche risparmi di spesa per aggiungere risorse ai 300 milioni garantiti dal governo e fino a raggiungere i 500 milioni. Tutto quello che avremo in più sarà utilizzato per gli investimenti». A proposito, ma il commissario di governo sul debito di Roma è già al lavoro? «Certo. Sta verificando le carte del debito accumulato dalle amministrazioni precedenti. Quantificato in 9,6 miliardi di euro. Proprio su questo tra pochi giorni avremo il rapporto della Corte dei conti che farà luce su come si è arrivati a quell'ammontare». Lei farà altri tagli? «Taglieremo tutto tranne la spesa sociale. Partiremo dai costi di beni e servizi e da quelli di funzionamento del Comune». Dunque anche le spese della politica... «Sicuro. Pure i consigli di amministrazione delle municipalizzate». La manovra cancella cinque Province, tra cui Rieti. Le sembra giusto? «Ho sempre pensato che debbano essere abolite tutte le Province perché i Comuni possono tranquillamente svolgere i loro compiti. Mi sembra assurdo che ne vengano cancellate soltanto cinque».