Partito democratico e albergatori uniti contro le misure della manovra del Governo.
Ilgiudizio del presidente Bernabò Bocca è netto: «È un'assurdità. È incredibile che, anzichè penalizzare quelli che visitano Roma di passaggio, senza lasciare alcuna ricchezza, finiscano nel mirino i turisti che invece la arricchiscono soggiornando negli alberghi, costringendoli a pagare una tassa». Bocca si scaglia anche sulle promesse non mantenute: «Mi sembra di ricordare che questo governo avesse nel suo programma l'abbassamento dell'Iva per gli alberghi, che al contrario sono rimasti fermi al 10%, contro il 5 della Francia e il 7,5% della Spagna. Invece, così facendo, si rischia di creare un disastro allo stesso modo della tassa sul lusso in Sardegna». E se Federalberghi è sul piede di guerra, anche il Pd non è da meno. Il capogruppo del Pd alla Regione Lazio, Esterino Montino, lancia l'allarme: «Nella manovra si prevedono minori entrate alle regioni per 13 miliardi in due anni. Così sono a rischio trasporti locali, edilizia scolastica e fondi per i disabili». Per il capogruppo il blocco dei trasferimenti «toccherà disabili, scuole e trasporto locale. Le Province vedranno ridotti drasticamente i fondi per l'edilizia scolastica». I problemi maggiori, secondo Montino, si avranno nel trasporto locale: «Ci saranno conseguenze devastanti su Atac e Cotral, ma anche sulle centinaia di aziende, per lo piu piccole e medie, che assicurano i collegamenti nei e tra i comuni delle province. A tutto questo si aggiunge la riduzione dei fondi per la sanità che le Regioni dovranno comunque recuperare». Gli fa eco il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti: «Si chiedono ancora una volta grandissimi sacrifici a Comuni, Province e Regioni, con effetti diretti sui cittadini, dimenticando forse che gli enti locali sono i primi fornitori di servizi sociali alle persone più bisognose». Zingaretti fa l'elenco dei servizi che verrebbero drasticamente ridimensionati: «Da mesi noi rappresentanti delle Province insistiamo sulla necessità di salvaguardare con le nostre risorse le spese per edilizia scolastica, la sicurezza stradale e l'assetto idrogeologico. Invitiamo il ministro Tremonti a rivedere il Patto di Stabilità interno con nuovi criteri che premino i virtuosi e penalizzino gli sprechi e le amministrazioni in deficit».