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Addio alle piccole Province Spariscono Rieti e Isernia

Rieti

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Addio alle Province con meno di 220 mila abitanti. Se ne è parlato parecchio, questa potrebbe essere la volta buona. La manovra approvata dal Consiglio dei ministri prevede, infatti, la soppressione delle piccole Province, escluse quelle che confinano con Stati esteri o si trovano in Regioni a statuto speciale. Tagli che sarebbero realizzati dalla prossima legislatura provinciale. Anche se, considerati i necessari accorpamenti, alla fine a saltare sarebbero soltanto 5 enti locali. Nel Lazio verrebbe cancellata la Provincia di Rieti, che ha 159 mila abitanti. Nel resto d'Italia ce ne sono altre otto a rischio: Ascoli Piceno, Matera, Massa e Carrara, Biella, Fermo, Crotone, Isernia e Vibo Valentia. Crotone, Vibo Valentia e Biella sono state create nel 1992 ma sono diventate operative tre anni dopo. Fermo, istituita nel 2004, ha aperto i suoi uffici nel 2009. Se fosse eliminata, si salverebbe la vicina Ascoli Piceno, in virtù dell'accorpamento. La Provincia di Matera scomparirebbe invece dopo 83 anni di vita. Un vero record per Massa e Carrara, una delle prime 59 suddivisioni territoriali dell'Italia unita. La Provincia di Rieti è stata istituita nel 1927, comprende 73 Comuni. Sarebbe l'unica del Lazio a essere abolita. Addio anche a Isernia in Molise, che ha poco meno di 90 mila abitanti. Protesta il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli: «Domani scopriremo chi è il genio che ha deciso di fissare questa asticella per definire l'utilità o l'inutilità delle Province. Ogni volta che si affrontano i temi istituzionali con la fretta della Finanziaria si producono mostri». L'esponente del Pd non usa mezzi termini: «Avevamo concordato con il ministro Calderoli l'inserimento nella carta delle autonomie che è attualmente in discussione in Parlamento di una norma che avrebbe aperto la strada alla revisione dei confini delle Province che naturalmente dovrebbe essere basata su dati di natura socio-economica e con qualche riflessione un po' più approfondita Regione per Regione - aggiunge - Le Province interessate all'abolizione sono 8 e prevedendo qualche accorpamento di fatto si è scelto di tagliarne al massimo 5.   Tutto ciò mentre resta inattuata da anni l'istituzione delle città metropolitane che prevede la scomparsa di 12 grandi Province. La cosa più divertente di questa vicenda è che scomparendo Isernia e Matera il Molise e la Basilicata diventeranno Regioni che coincidono con la Provincia. Per quanto riguarda la Provincia di Rieti aspettiamo con ansia che il Governo ci spieghi, visto che dovrà sparire la Provincia di Roma, se dobbiamo essere accorpati a Terni, a L'Aquila, o ad Ascoli e in quale Regione finiremo». Nessun problema, invece, per le piccole Province di Sardegna, Sicilia, Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, in quanto regioni a statuto speciale. Rimarranno in Sardegna, ad esempio, Ogliastra con 58.389 abitanti o Medio Campidano con 105.400 residenti. Tempi duri anche per le Regioni. Secondo le prime stime il Lazio avrà una diminuzione di entrate pari a 13 miliardi di euro in due anni.  

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