Scuola: via alle lezioni dal 1 ottobre? Ok della Gelmini ma la Lega dice no
«Della proposta di un rinvio dell'inizio dell'anno scolastico a ottobre si può discutere, io sono molto aperta su questo tema perchè effettivamente il nostro Paese vive di turismo e oggi le vacanze per le famiglie non sono più concentrate a luglio e agosto». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, nel corso di un'intervista televisiva. MIGLIORI OPPORTUNITA' ECONOMICHE - «A settembre si possono avere migliori opportunità sul piano economico e per certi versi uno slittamento dell'inizio dell'anno scolastico potrebbe aiutare le famiglie ad organizzare meglio il periodo delle vacanze, e oltre tutto dare anche un aiuto al turismo. Vedremo come deciderà il Parlamento in merito», ha aggiunto. LA LEGA SI OPPONE - No della Lega alla proposta presentata in Senato dal Pdl per far slittare al 30 Settembre l'inizio dell'anno scolastico. "è inattuabile in quanto la direttiva europea prevede 200 giorni e va rispettata, perchè se togliamo i giorni di scuola del mese di settembre si rischia di non rispettare questo minimo. Inoltre, estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti perchè questi alla fine di agosto, la maggior parte, iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini ?'', commenta la senatrioce Irene Aderenti. MEGLIO CHE OGNI REGIONE SIA INDIPENDENTE - La senatrice leghista, d'altra parte ricorda che ''le regioni formulano già il calendario regionale delle lezioni" e "quindi ognuna di esse ha già questo tipo di autonomia di decisione formulandola in base alle problematiche climatiche e turistiche del territorio''. Ed è giousto che sia così, anzichè con una data unica per tutto il territorio, perchè ''ci sono le regioni del nord che hanno temperature, climi diversi e calendari turistici diversi: una provincia come il Trentino preferirebbe avere più vacanze nella stagione invernale. Secondo noi - aggiunge infine - è meglio che ogni regione decida come meglio ritiene e continui a farlo''.