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Letta: una manovra di sacrifici Napolitano: siano uguali per tutti

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta

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"Ho rischiato di non essere presente oggi all'Aquila perchè alle prese con manovra che il Consiglio dei ministri varerà domani sera". Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, dal capoluogo abruzzese per l'inaugurazione di un call center ("un altro tassello sulla strada della ricostruzione e della rinascita dell'Aquila") ha parlato della finanziaria. "Una manovra straordinaria che chiamiamo Provvedimenti urgenti per la stabilità finanziaria  e per la competitività economica - ha detto Letta - che ci è imposta dall'Europa. Così come per gli altri Paesi, dalla Spagna al portogallo, dalla Francia alla Gran Bretagna, alla Germania, che stanno prendendo provvedimenti, nel disperato, ma spero vittorioso tentativo, di scongiurare una crisi epocale e di salvare l'Euro". "Si tratta - ha spiegato il sottosegretario - di una una serie di sacrifici molto pesanti, duri, che siamo costretti a prendere spero in maniera provvisoria con una temporaneità definita per salvare il nostro Paese dal cosiddetto  rischio Grecia. Letta ha poi ringraziato la società "3 Italia", sottolineando di aver voluto essere all'inaugurazione del nuovo call center della compagnia telefonica "per confermare la vicinanza del governo all'Aquila". DECISIONI RESPONSABILI - Parla di sacrifici anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante il suo viaggio negli Stati Uniti dove incontrerà Barack Obama. Tutti devono prendere decisioni responsabili "nel comune interesse", ha sottolineato il capo dello Stato riferendosi alla manovra economica. "Le proteste sono parte della democrazia - ha detto a margine della visita alla National Gallery of Art - ma le decisioni devono essere prese responsabilmente dalla maggioranza e spero anche dalle forze di opposizione in Parlamento nel comune interesse". Per Napolitano tutta l'Europa sta vivendo "gravi difficoltà" per la crisi economica e finanziaria ed è questo il tempo dei "sacrifici" che devono essere "equamente distribuiti". I temi dell'economia e delle criticità dell'euro saranno al centro anche dell'incontro di domani con il presidente americano Barack Obama. I giornalisti chiedono se questa è davvero l'ora dei sacrifici per l'Europa e per l'Italia e Napolitano osserva che "per una finanza pubblica più solida occorre ridurre il debito pubblico, cosa che implica sacrifici che devono essere fatti". Sacrifici "spero - aggiunge il presidente - equamente distribuiti tra la popolazione".    

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